La pubblicazione L’intervento dei privati nella cultura. Profili economici, fiscali e amministrativi, curata da Antonio Di Majo, Fabio Marchetti e Pietro A. Valentino ed edita da Giunti Editore, è stata realizzata dall’Associazione Civita con il contributo della Fondazione Roma e con la collaborazione di Fondazione Bruno Visentini.
Il volume indaga lo stato dell’arte della fiscalità rapportata al mondo della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, evidenziandone i punti di forza e le criticità, con l’obiettivo di avanzare proposte prioritarie di revisione dell’attuale sistema normativo. Al centro del volume è, quindi, il binomio Cultura e Fisco, pagina al momento i nattuata e controversa nel quadro economico e sociale del nostro Paese.
Il quadro istituzionale e normativo ricostruito dalla pubblicazione evidenzia come nel corso degli anni il Legislatore non abbia disciplinato un sistema organico di incentivi fiscali, preferendo la strada delle “agevolazioni a pioggia”, spesso non coordinate tra loro. Tale approccio, ha dirottato le intenzioni dei donatori verso altri settori, quali l’assistenza sociale, la ricerca scientifica o la sanità.
Dal volume si evince che, in materia di valorizzazione e tutela del bene culturale, la migliore politica fiscale da attuare vada orientata verso una rivisitazione delle forme di agevolazione (esenzione, deduzione e detrazione) già esistenti, attraverso una serie di modifiche atte a rendere immediati ed incisivi gli effetti d’imposta, con procedure più indirizzate verso chiari target di sostegno al settore culturale. Da potenziarsi, infine, anche i valori identitari connessi all’erogazione, nell’ambito di un rapporto stretto e diretto fra i luoghi della cultura e del territorio.
L’indagine condotta evidenzia anche ulteriori limitazioni: per i privati, è emersa la pressoché totale mancanza di una qualunque politica di sensibilizzazione a favore del mecenatismo culturale in grado di mettere la cultura sullo stesso piano di altre scelte sociali che possono risultare più appaganti per il cittadino (erogazioni liberali a favore di Onlus, per la ricerca scientifica, ecc.); per le imprese, si nota la mancanza, sia della possibilità di un ritorno di immagine a favore dell’operatore economico che eroga i contributi sia del coinvolgimento dell’impresa nella scelta e nella gestione dell’iniziativa culturale cui essa intende contribuire. Il mecenatismo culturale appare ancora inteso come una forma di contribuzione a fondo perduto, effettuata per mero spirito di liberalità.
Il volume è stato presentato il 21 ottobre 2013 a Roma presso la sede dell’Associazione Civita alla presenza di Gianni Letta, Presidente dell’Associazione Civita e di Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Roma. L’incontro è stato introdotto e moderato da Nicola Maccanico, Vice Presidente dell’Associazione Civita.
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