Via Romea Germanica, la nuova “Rotta Culturale Europea”
La Via Romea Germanica ha ricevuto recentemente dal Consiglio d’Europa il massimo riconoscimento di “Rotta Culturale Europea” per la sua storia, la sua cultura e il turismo lento e sostenibile che essa incoraggia.
Un traguardo che l’Associazione Civita non può non condividere con particolare apprezzamento, avendo da sempre sostenuto e promosso iniziative e progetti per la valorizzazione dei cammini storici e religiosi, nella convinzione che rappresentano una grande occasione di crescita e sviluppo per i territori e le comunità locali interessate, nonché di valorizzazione del nostro patrimonio storico, culturale e paesaggistico, soprattutto in un tempo pandemico, come quello che stiamo vivendo, in cui la riscoperta della natura e della bellezza assume un valore centrale.
Il riconoscimento è stato raggiunto grazie alla passione e al sostegno di Associazioni di volontari, come ad esempio l’Associazione Italiana della Via Romea Germanica, che hanno messo in campo la propria professionalità, il proprio entusiasmo, la propria determinazione per raggiungere questo obiettivo.
Come la Via Francigena, la Via Romea Germanica è una via di pellegrinaggio che dal Medioevo porta i credenti al sepolcro di San Pietro a Roma. Il percorso, un tragitto lungo 2200 km, parte da Stade, città nel Nord della Germania, attraversando l’intero continente e l’Italia dal Brennero per giungere a Roma. E’ un percorso che attraversa quindi 3 Paesi, in 94 tappe: 45 in Germania, 3 in Austria e 46 in Italia.
Nata come la “Melior Via” per congiungere la Germania alla città eterna, la Via Romea Germanica ripercorre il viaggio affrontato dall’Abate Alberto di Stade nel 1236 verso Roma e minuziosamente trascritto nel suo diario di Viaggio.
Con la Via Romea Germanica – percorsa nel 2019 da circa 1000 pellegrini – sono 26 gli itinerari culturali certificati dal Consiglio d’Europa che attraversano la penisola.