Sinergie pubblico-privato e strategie per un turismo sostenibile
Intervista a Stefano Mantella, Direttore Strategie Immobiliari e Innovazione Agenzia del Demanio
Il PNRR destina una grande fetta di finanziamenti al turismo sostenibile. A tal fine, quali possono essere le sinergie tra pubblico e privato e quali le strategie per far confluire le risorse sui grandi progetti?
Nel periodo attuale si affermano le grandi potenzialità del turismo sostenibile legato alla valorizzazione delle bellezze del nostro Paese. Ciò anche a seguito dei grandi cambiamenti che stiamo vivendo conseguenti alla pandemia da Covid-19. In tal senso, fari, dimore storiche, piccoli edifici lungo cammini e ciclovie sono esempi di patrimonio pubblico da valorizzare in rete, che possono essere intesi quale occasione per promuovere l’unicità dei territori italiani, su cui in questi anni l’Agenzia del Demanio sta lavorando con grande impegno in un’ottica di network e partenariato pubblico privato.
È su questa grande sfida che pubblico e privato sono chiamati a fare sistema e generare diverse sinergie possibili per far ripartire l’economia e, in particolare, i settori turismo e cultura, sostenendo la realizzazione di strategie di sviluppo territoriale, funzionali alla crescita economica e sociale. È vero però che uno specifico piano strategico è necessario così come una linea di investimenti pubblici forte da definire per accompagnare lo sviluppo del turismo sostenibile affinché diventi davvero una filiera strategica per il rilancio del Paese.
In tal senso, si pone certamente anche il tema della ricerca dei finanziamenti, a partire dal PNRR e dai fondi complementari, tenendo presente però che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non è un evento messianico, bensì una grande occasione, forse irripetibile, che richiede la capacità di sviluppare progettualità concrete e che può essere implementato facendo rete e dando spazio ad azioni mature; tra queste, cito il progetto Valore Paese Italia, che impegna da tempo l’Agenzia insieme ad un sistema complesso di partnership pubblico private, attori socio economici, rappresentanti del mondo della cultura, del turismo e dell’associazionismo legato alla mobilità dolce, che da tempo si confrontano sul turismo sostenibile e la valorizzazione del patrimonio pubblico e dei territori.
Quali sono state finora le esperienze dell’Agenzia del Demanio nell’ambito del turismo sostenibile, inteso come opportunità di crescita anche per il patrimonio immobiliare pubblico e come quest’ultimo può contribuire ad integrare e migliorare i servizi per gli utenti dei cammini?
Dal 2015 l’Agenzia ha sperimentato diverse esperienze di valorizzazione del patrimonio pubblico e promozione del turismo sostenibile. Siamo partiti con il progetto Fari Torri ed Edifici Costieri, legato ad uno sviluppo sostenibile dei territori costieri. Con il consolidarsi del PST 2017 – 2022 e l’avvio dell’anno del Cammino, viene introdotto il progetto Cammini e Percorsi, volto a favorire il recupero e riuso di beni lungo cammini e ciclovie per farne servizi al viaggiatore lento. Nel 2020 nasce l’idea della rete nazionale e viene data grande importanza sia al consolidamento del network che al rafforzamento della cooperazione istituzionale. Valore Paese Italia è infatti l’iniziativa nazionale per la valorizzazione del patrimonio pubblico connessa al turismo sostenibile, inquadrata nell’Intesa Istituzionale, siglata al termine del 2020, tra l’allora MiBACT (oggi MiC), ENIT, Difesa Servizi S.p.A. e Agenzia del Demanio, coordinata da quest’ultima, con la partecipazione di altri partner che supportano l’iniziativa: i diversi Ministeri coinvolti, Invitalia, Istituto per il Credito Sportivo, Anas, Anci – FPC e il mondo del turismo lento e della mobilità dolce. Valore Paese Italia punta a riunire sotto un unico brand diversi circuiti tematici e a “fare rete” tra i molteplici soggetti coinvolti attraverso la definizione di un sistema di governance.
È un progetto cresciuto di pari passo con il progressivo affermarsi in Italia di una sempre maggiore consapevolezza del valore del turismo sostenibile, associato alla valorizzazione del patrimonio pubblico, quale leva economica per lo sviluppo resiliente del Paese e per questo può essere il luogo privilegiato dove far convergere attori, azioni e strumenti per mettere in campo iniziative e progettualità, anche in linea con il Recovery Plan che impone la spesa delle risorse entro il 2026. In tal senso si pone anche il tema della ricerca dei finanziamenti, di forme di sostegno attivabili e di specifici contributi che possono venire da Amministrazioni titolari di risorse che, a vario titolo, possono contribuire al sostegno della filiera. Tra i diversi riferimenti indicati nel PNRR, si evidenzia quanto indicato nell’ambito della Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” – Componente M1C3 “Turismo e Cultura 4.0” – Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi” che comprende interventi di valorizzazione del patrimonio storico per finalità turistiche e culturali presente nei piccoli centri italiani e nelle zone rurali. Così come, Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici, si concentra sulla Capitale per riqualificare il patrimonio del centro e della periferia e per potenziare le infrastrutture digitali.
Per questo, attraverso Valore Paese Italia si intende contribuire in termini di progettualità, con interventi di valorizzazione del patrimonio e sviluppo del turismo sostenibile, per la promozione dei territori italiani, anche attraverso una forma dedicata di organizzazione del network riconoscibile a livello nazionale e internazionale, che sul modello del Cammino di Santiago, dei Paradores in Spagna e le Pousadas in Portogallo, possa dedicarsi alla promozione e alla messa a sistema di azioni concrete a supporto dello sviluppo del turismo sostenibile connesso alla valorizzazione del patrimonio in Italia.