Prosegue l’intensa attività di Officina della Scrittura, Museo del Segno e della Scrittura di Torino che anche nel prossimo mese di maggio ospiterà due mostre: una dedicata ai libri d’artista e l’altra, in concomitanza nella sala di arte contemporanea, dedicata a foto di ritratti di mani “che lavorano”, all’interno di un progetto diffuso sulla città di Torino dedicato alla fotografia.
Dal 4 maggio al 30 giugno 2018 sarà l’esposizione “Elogio della Mano” a testimoniare il ruolo delle mani nei processi produttivi con una serie di ritratti fotografici di mani operatrici che documentano il modo in cui esse intervengono nel processo creativo di interazione uomo-macchina. I ritratti fotografici di mani operatrici, oltre a esaltare l’estetica di un organo dispensatore (anche) di bellezza, intendono documentare il modo in cui esse intervengono nel processo creativo: sia nella libera manualità, sia come assistenza/guida/integrazione della macchina. In un’epoca di mestieri e saperi in via di estinzione, documentarne le sequenze è un dovere che Officina della Scrittura si assume nei confronti della storia. Le macchine, volendo, possono restare, custodite più o meno intelligentemente. Le loro componenti biologiche, le volontà che le guidavano, no. La fotografia deve intervenire prima della loro dissoluzione; prima che il sapere che guidava quelle mani venga meno. Perché le sole macchine non bastano a documentare un lavoro, né il contesto in cui veniva svolto. Soprattutto ora che la continuità culturale che si è protratta, talvolta, per secoli si sta spezzando.
L’8 maggio 2018 sarà inaugurata la seconda mostra “Libri d’Artista della Collezione dell’Accademia di Belle Arti di Palermo” che nasce su proposta di Ermanno Tedeschi, curatore dello spazio d’arte moderna e contemporanea all’interno del medesimo museo, per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale siciliano.
La collezione dei Libri d’Artista rappresenta un unicum. La collezione, costituita ufficialmente nel 2012, vanta al suo interno circa 160 opere in divenire, donate da artisti siciliani professori e non dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, da artisti che hanno frequentato l’Accademia, e, dal 2016, opere provenienti dall’Archivio Horat-Genna e donazioni di artisti nazionali e internazionali (Pirri, Cingolani).
Il “Libro d’Artista” è un’opera d’arte che di fatto conserva la forma e la struttura di un libro che l’artista interpreta e reinventa secondo la propria visione. Il libro diventa un oggetto d’arte con all’interno i suoi segni, i sui disegni che diventano le parole, il linguaggio, la forza della narrazione. Il supporto non è più soltanto cartaceo ma altri materiali vengono usati per la realizzazione. Lo possiamo definire libro-illustrativo, libre de peintre, libro d’arte, libro-oggetto, libro d’artista e qualsiasi sia la categorizzazione estetica scelta l’oggetto creato cerca di mantenere la sua struttura originale trasformandosi in oggetto estetico.
La mostra sarà inaugurata due giorni prima del Salone Internazionale del Libro di Torino (10 – 14 maggio 2018), a cui sarà connesso grazie allo stand istituzionale del Museo del Segno e della Scrittura dove si proporrà la presentazione della mostra e del catalogo.