Perugia, L’enigma del Maestro di San Francesco
Apre al pubblico il prossimo 10 marzo a Perugia la mostra L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro, ospitata nelle sale della Galleria Nazionale dell’Umbria e frutto della collaborazione fra la Galleria, il Ministero della Cultura, la Basilica papale e Sacro Convento di San Francesco in Assisi e la Provincia Serafica “San Francesco d’Assisi” dei Frati Minori dell’Umbria, con il supporto della Fondazione Perugia e in sinergia con la Regione Umbria.
L’esposizione, curata da Andrea De Marchi, Veruska Picchiarelli, Emanuele Zappasodi, rientra nell’ambito delle celebrazioni per l’ottavo centenario dall’impressione delle stigmate a San Francesco, e presenta, per la prima volta riuniti, 60 capolavori provenienti anche dalle più prestigiose istituzioni museali al mondo, quali il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington.
Ha toccato i vertici della pittura del Duecento ma resta senza nome l’artista che ha raccontato San Francesco nella meravigliosa biografia per immagini realizzata a secco in tempi da record tra il 1255 e il 1260 nella navata unica della Basilica Inferiore di Assisi. L’autore di quel capolavoro e delle vetrate nella Basilica Superiore, che con i fondamenti concettuali di Bonaventura da Bagnoregio pose Francesco al centro del progetto che lo indicava come il salvatore della Chiesa e del mondo, fu il protagonista di una svolta radicale che venne oscurata in breve tempo dall’arrivo sulla scena di Cimabue.
L’esposizione della Galleria Nazionale dell’Umbria, che conserva il principale nucleo delle opere su tavola del Maestro di San Francesco, cercherà di offrire una documentazione articolata e per quanto possibile sistematica dell’intera produzione pittorica in Umbria negli anni di attività del Maestro di San Francesco, dalla metà del secolo all’avvio del cantiere pittorico della chiesa superiore della Basilica di Assisi con papa Niccolò IV. Punto di partenza emblematico sarà comunque l’opera umbra di Giunta Pisano.
A lato del Maestro di San Francesco verranno ricostruite le figure di comprimari come il Maestro delle Croci francescane e il Maestro della Santa Chiara, grazie all’eccezionale presenza, per quest’ultimo, della pala agiografica proveniente dalla Basilica della santa, datata 1283, e della monumentale croce dipinta del Museo Civico Rocca Flea di Gualdo Tadino.
Grazie a rilievi acquisiti con laserscanner 3D in occasione della mostra, all’interno del percorso sarà allestita una sala immersiva che ricostruirà, attraverso l’uso di nuove tecnologie, le pitture murali realizzate dal Maestro nella basilica inferiore di Assisi, in parte compromesse dagli interventi avvenuti alla fine del XIII secolo, in particolare dopo l’arrivo di Giotto.
La mostra “è un brillante esempio di cosa significhi mettere al centro la ricerca, un’attività fondamentale nelle linee strategiche del mio mandato. Se indubbio è il valore scientifico della mostra, è altrettanto sorprendente quanto riuscirà a parlare e coinvolgere tutti i pubblici”, dichiara il direttore Costantino D’Orazio.
L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro
Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria (corso Pietro Vannucci, 19)
10 marzo – 9 giugno 2024
Orari: martedì – domenica 8.30 – 19.30 (ultimo accesso 18.30)
Biglietti: intero € 10; ridotto € 2; per gratuità e convenzioni e categorie clicca qui
Per aperture straordinarie si invita a consultare il sito internet
Info: T +39 075.58668436; gan-umb@cultura.gov.it