Anas è fortemente impegnata nell’opera di salvaguardare e valorizzare il proprio patrimonio storico e culturale.
Case cantoniere, cavalcavia, Street Art sul GRA, un archivio e una mostra fotografica, sono alcune delle principali iniziative messe in atto per rendere tutto questo possibile e permettere ai cittadini di utilizzare al meglio il patrimonio dell’azienda e godere dei relativi vantaggi.
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità, saranno le nuove caratteristiche delle Case Cantoniere Anas inserite nel progetto pilota di valorizzazione per creare nuove opportunità imprenditoriali nel settore turistico ricettivo. Il progetto di riqualificazione degli immobili è il frutto della collaborazione tra Anas, MIBACT, MIT e Agenzia del Demanio concretizzata lo scorso luglio con la pubblicazione del bando di gara per la concessione degli immobili.
Reinventa cavalcavia è invece la gara internazionale che chiama a raccolta le eccellenze del mondo dell’architettura e dell’ingegneria per definire e progettare un tipo di cavalcavia da replicare sulla rete stradale e autostradale di competenza. Realizzato, sempre attraverso un bando di gara, definirà mediante i concept premiati un nuovo modello che diventerà un vero e proprio simbolo per la stessa Anas. La commissione di esperti presieduta da Francesca Moraci, consigliere di amministrazione di Anas e Professore Ordinario di Urbanistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha selezionato 10 progetti tra i 48 pervenuti. Al termine di questa seconda fase saranno individuati i tre finalisti che concorreranno all`assegnazione dei primi tre premi. I progetti più interessanti, inoltre, saranno esposti nell`ambito di una mostra-convegno dedicata al concorso in occasione della cerimonia finale.
A proposito di mostre, l’Istituto centrale per la grafica a Palazzo Poli a Roma ospiterà, dal 15 dicembre 2016 al 14 febbraio 2017, la mostra “Verso il Mediterraneo. Sezioni del paesaggio da Salerno a Reggio Calabria”, promossa da Anas, e curata da Emilia Giorgi e Antonio Ottomanelli. In esposizione oltre 100 lavori realizzati da alcuni dei maggiori fotografi italiani contemporanei che hanno documentato il paesaggio attraversato dall’A3 e una serie di immagini di Gabriele Basilico, Olivo Barbieri e Mario Cresci provenienti dal MAXXI.
La stessa Anas ha raccolto negli anni e continua a produrre una grande quantità di materiali fotografici e audiovisivi, di significativo valore storico: un patrimonio da valorizzare conservato presso il centro Anas di Cesano. L’archivio rappresenta una preziosa testimonianza della storia dell’azienda, attraverso cui è possibile ripercorrere alcune tappe fondamentali dello sviluppo del Paese: dal 1928 la A.A.S.S., ricostituita nel 1946 come Anas, ha rivestito un ruolo centrale nell’opera di unificazione e sviluppo di un territorio diviso a livello culturale, economico e linguistico. Così una parte delle immagini storiche che compongono l’archivio (circa 10.000 foto datate dal 1919 al 1972 e alcuni video d’epoca) è stata digitalizzata e organizzata attraverso un Digital Asset Management System (DAMS), un sistema di gestione che ha una doppia vocazione, catalogazione scientifica e divulgazione. Questo progetto ha notevoli implicazioni positive per l’azienda, consentendo una valorizzazione interna dell’immagine di Anas e un più facile utilizzo delle immagini per le iniziative di comunicazione al pubblico esterno.
Anas è impegnata anche nella lotta contro il degrado, nella valorizzazione dei beni pubblici e nella diffusione del senso civico sul territorio con la Street Art. In collaborazione con Retake Roma e Galleria d’Arte Parione9, sono stati realizzati alcuni murales, nei sottopassaggi che collegano il Grande Raccordo Anulare di Roma con Via Lucrezia Romana e Via Michele Migliarini nel quartiere Gregna di Sant’Andrea, sui temi della natura e della giungla urbana, trasformando, di fatto, un luogo finora angusto in una “galleria d’arte di strada”.