E’ stata Jhumpa Lahiri, la grande scrittrice americana di origine indiana così innamorata dell’italiano da volerne fare la propria lingua letteraria, già vincitrice del Pulitzer per la narrativa e del Gregor von Rezzori per la miglior opera di narrativa straniera, ad inaugurare venerdì 22 marzo la XXIV edizione della rassegna “Incontri con l’Autore” promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
Una rassegna capace di ospitare, nei suoi 23 anni di vita, 134 autori (tra cui Umberto Eco, David Grossman, Antonio Tabucchi, Yves Bonnefoy, Edoardo Sanguineti, Marc Augè e il premio Nobel per la letteratura Seamus Heaney), di distribuire in omaggio al pubblico, alle biblioteche ed alle scuole oltre 67.000 volumi, richiamando complessivamente circa 48.000 spettatori.
Anche quest’anno la rassegna prevede la presentazione di un romanzo, un saggio, un’opera ‘multimediale’ e una traduzione inedita. Il romanzo, come detto, è stato quello di Jhumpa Lahiri, mentre il saggio sarà “55 giorni. L’Italia senza Moro” di Stefano Massini, romanziere, saggista e autore teatrale di fama internazionale, le cui opere sono state tradotte in 24 lingue e portate in scena da registi come Luca Ronconi e il premio Oscar Sam Mendes. «Questo non è un libro sul calvario di Moro – spiega Massini – ma su ciò che si muoveva sullo sfondo, mentre quei fatti accadevano; perché non esiste storia senza ciò che vi sta dietro».
Il volume ‘multimediale’ sarà quest’anno un’opera in bilico tra il romanzo giallo e il catalogo fotografico, ovvero “Un fitto mistero. Immagini e storie del crimine” di Giancarlo De Cataldo, che racconta alcuni dei delitti più efferati ed eclatanti della storia italiana e internazionale. Accanto ai testi di De Cataldo, il volume – che verrà presentato il 31 maggio sempre all’Auditorium Intesa Sanpaolo – è corredato infatti dalle fotografie che all’epoca dei fatti raccontati dominarono le prime pagine dei quotidiani.
Ad ottobre si terrà quindi la presentazione della traduzione inedita, realizzata come di consueto in collaborazione con la Scuola per Interpreti e Traduttori di Forlì e edicata quest’anno – dopo inglese, francese, tedesco, catalano, castigliano, arabo e portoghese – allo slovacco. L’opera prescelta è un libro per ragazzi illustrato da Daniela Olejnìkova, “Utek” (=In fuga) di Marek Vadas, appositamente tradotto per la rassegna forlivese da Veronika Svoradova.
Gli “Incontri con l’autore” prevedono poi un progetto speciale dedicato alla poesia, dal titolo “Poetry Box”. Si tratta, per l’apppunto, di un juke box degli Anni Novanta che invece di riprodurre musica riproduce poesie scelte e interpretate dagli studenti dei due licei classico e scientifico di Forlì. Il “Poetry Box” esordirà il 16 maggio al Liceo Classico di Forlì nell’ambito della IV edizione della manifestazione “Leggere è una favola”, per poi andare in tournée nelle altre scuole e manifestazioni culturali della città.
L’ingresso a tutti gli “Incontri con l’Autore” è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili in auditorium.