A partire dal 18 novembre la Fondazione del gruppo Sorgente si occupa dell’apertura, della manutenzione ordinaria e della cura del verde del Parco Savello, meglio noto come Giardino degli Aranci. Si tratta di un progetto pilota: per la prima volta è stata adottata un’area verde sottoposta a tutela, grazie all’accordo con la Direzione Gestione territoriale ambiente e del verde del Comune di Roma. La convenzione, firmata dal Prof. Valter Mainetti, Presidente della Fondazione Sorgente Group e dal Dott. Antonello Mori della Direzione Gestione territoriale ambiente e del verde di Roma Capitale, pone le basi per un Disciplinare Tecnico Manutentivo applicabile poi a tutte le aree verdi di pregio.
Inoltre è stata presentata la richiesta di nulla osta per la pulizia del verde, la rimozione dei rifiuti e il restauro del cancello nel percorso pedonale di Clivo di Rocca Savella nell’ambito del progetto del I Municipio “Roma sei mia”.
L’iniziativa coinvolge la Fondazione Sorgente Group (la cui sede è proprio in Clivo di Rocca Savella), la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Comune di Roma e il Municipio I Roma Centro. Il Clivo, antichissima via pedonale che ha mantenuto l’assetto viario originale con le sue alte mura del XII secolo, oggi è invaso da piante e rifiuti che ne oscurano la bellezza. “Partecipare alle operazioni di miglioramento ambientale della Capitale per un gruppo come il nostro non è solo una opportunità per rafforzare la nostra identity – ha affermato il Prof. Valter Mainetti, Ceo di Sorgente Group e Presidente della Fondazione – ma lo viviamo come un contributo doveroso alla cultura e alla storia della Capitale”.
Coordinatrice del programma di riqualificazione è la Vicepresidente della Fondazione, Paola Mainetti: “Auspico un veloce e intenso lavoro di bonifica dell’area – ha dichiarato – perché la riqualificazione è stata ideata per restituire ai cittadini e ai residenti un’area verde fruibile”.
Oltre ai progetti del Giardino degli Aranci e del Clivo di Rocca Savella, la Fondazione Sorgente Group sta studiando il rilancio di tutta l’area nord occidentale dell’Aventino, anche attraverso una pubblicazione scientifica con il coinvolgimento del Prof. Eugenio La Rocca. Per la prima volta verranno approfondite le varie fasi di insediamento e di trasformazione di quest’area del colle: dalla presenza nell’antichità di ville accanto alle mura serviane, alle dimore dell’aristocrazia romana dell’Alto Medioevo.