Il ruolo della Cultura nelle sfide del contemporaneo

Intervista ad Angelantonio Orlando, Direttore Generale Unità di missione per l’attuazione del PNRR, Ministero della Cultura

 

Illuminare con il colore blu della bandiera europea alcuni luoghi simbolo della nostra comune identità culturale, storica e civica è il tema principale della campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza del voto alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Quali sono stati i principali monumenti iconici e musei statali che si sono vestiti dei colori dell’Europa?

Il Ministero della Cultura ha aderito con convinzione alla “Giornata dell’Europa” per celebrare la pace e l’unità nel nostro Continente, per ribadire con forza i valori fondanti e le radici della nostra Cultura comune e riflettere sulle sfide sovra-nazionali che dobbiamo affrontare con convinzione e unità d’intenti in primis per i nostri giovani: dalla crisi climatica alla transizione digitale, dalla stabilità occupazionale alla parità di genere, sino ai gravissimi conflitti che pensavamo archiviati nei libri di storia, ma che ancora oggi alimentano scenari di guerra in diverse aree del mondo. Sfide, queste, che incidono profondamente sulla coesione sociale delle comunità, sulla qualità di vita delle popolazioni e sulla vulnerabilità del sistema economico globale; sfide che richiedono soluzioni sistemiche, in cui la Cultura materiale e immateriale gioca un ruolo essenziale.

Ed è per questi motivi che il Ministero della Cultura ha deciso di affiancare i promotori della Giornata dell’Europa – le Rappresentanze in Italia di Parlamento europeo e Commissione europea, in collaborazione con Associazione Civita – nella campagna di illuminazione dei luoghi iconici della cultura e, per la prima volta, grazie all’impegno di Civita, dei borghi, con l’obiettivo di dare un segno visibile dell’importanza delle comuni radici e dei valori storico-artistici e culturali che si considerano come elementi fondanti e identitari dell’Europa. Obiettivo perfettamente in linea con la volontà del Ministero della Cultura di mettere al centro, nel PNRR, i territori intesi nel loro binomio di luoghi e comunità, e con essi il loro sviluppo a base culturale, per garantire competitività, innovazione e crescita sostenibili al nostro del Paese.

Moltissimi sono stati i musei statali e i luoghi iconici della cultura italiani che il 9 maggio scorso si sono illuminati di blu, colore della bandiera europea, inserendosi in tal modo nell’ambito della campagna istituzionale promossa dal Parlamento europeo e Commissione europea in collaborazione con Associazione Civita. E così templi, anfiteatri, piazze, municipi, chiese e altri monumenti e luoghi simbolo della creatività italiana sono diventati i protagonisti delle celebrazioni: dal Colosseo a Roma, all’Arco della Pace e Castello Sforza a Milano, da Santa Maria Novella a Firenze a Castel dell’Ovo a Napoli, sono solo alcuni dei luoghi iconici che si sono “vestiti” simbolicamente di blu, a cui si sono aggiunti moltissimi musei statali come i Musei Reali di Torino – Cappella della Sindone, il Palazzo e il Mausoleo di Teodorico a Ravenna, la Galleria Borghese a Roma, il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, la Reggia di Caserta, l’Anfiteatro campano e il Museo archeologico nazionale dell’antica Capua, i Parchi archeologici di Ercolano, di Paestum e Velia e di Pompei, i Musei nazionali di Cagliari – Porta Arsenale.

 

Anche alcuni borghi italiani si sono “vestiti” di blu in occasione della celebrazione della Giornata dell’Europa del 9 maggio scorso: quale segnale si è voluto dare con questa iniziativa e qual è l’impegno del Ministero della Cultura per la loro valorizzazione?

Per la prima volta dall’istituzione della “Giornata della Europa” anche tre borghi storici italiani sono stati illuminati di blu: Gerace in Calabria, Rosignano Monferrato in Piemonte e Otricoli in Umbria, destinatari rispettivamente della linea di finanziamento Attrattività Borghi PNRR linea A il primo e linea B gli altri due. Un risultato frutto dell’impegno di Associazione Civita, in collaborazione con MiC ed Enel per sottolineare il valore storico, culturale e sociale dei borghi italiani. Questo obiettivo è stato anche al centro di una call for action, lanciata da Civita in collaborazione con MiC ed ANCI, grazie alla quale tutti i Comuni italiani sono stati invitati ad illuminare i propri luoghi iconici di blu in occasione del 9 maggio.
Il tema della valorizzazione dei borghi è al centro delle politiche del Ministero della Cultura. Infatti, a fronte del sovraffollamento che spesso caratterizza le attrazioni turistiche nelle principali città d’arte, tanti piccoli centri storici italiani offrono enorme potenziale per un turismo sostenibile alternativo, grazie al loro patrimonio fatto di cultura, storia, arti e tradizioni.
Il MiC ha messo quindi in campo, attraverso il PNRR, un programma di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Le azioni si articolano su progetti locali integrati a base culturale volti, ad esempio, al recupero del patrimonio storico, alla riqualificazione degli spazi pubblici aperti, alla creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici. Inoltre, viene favorita la creazione e promozione di nuovi itinerari (es. itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate. In ultimo vengono introdotti sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.
Attraverso l’investimento 2.1 “Attrattività dei Borghi” del PNRR sono state assegnate a 315 Comuni consistenti risorse così ripartite: circa 418 milioni di euro alla linea A di intervento a favore di 21 Comuni per la realizzazione di altrettanti progetti pilota finalizzati alla rigenerazione culturale, sociale ed economica di 20 borghi a rischio abbandono o abbandonati, ripartiti uno per ciascuna Regione e selezionati dalle amministrazioni regionali; circa 370 milioni di euro alla linea B di intervento a favore di 294 Comuni per la realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale e sociale di borghi storici al di sotto dei 5.000 abitanti, selezionati mediante Avviso pubblico gestito dal Ministero.