Il “caro bollette” colpisce le istituzioni culturali
L’esplosione dei prezzi di energia e gas che minaccia di portare al collasso attività e amministrazioni in tutta Europa sta colpendo anche i musei, come pure i teatri e i cinema. Così, anche le istituzioni culturali italiane sono in sofferenza, trovandosi alle prese con un “caro bollette” che mettono in crisi i bilanci, già incrinati da due anni di pandemia e da organici sempre più ridotti.
Nonostante le difficoltà, a fronte di diverse realtà costrette a misure estreme alcuni musei in Italia stanno reagendo, anche grazie agli interventi statali del PNRR per promuovere l’efficienza energetica in base ai quali 120 musei statali e siti culturali, selezionati dal Ministero della Cultura, beneficeranno di un fondo di 100 milioni di euro per un maggiore efficientamento energetico.
Oltre a quelle, anche altre istituzioni culturali stanno adottando soluzioni per un risparmio energetico, utilizzando energie rinnovabili e strutture a spreco ridotto, al fine di preservare e garantire l’offerta. Fra gli altri vi sono, a titolo esemplificativo, musei come il MUSE di Trento, che vanta una attenzione alla sostenibilità fin dalla sua progettazione, e il Messner Mountain Museum Corones in provincia di Bolzano, che nel 2016 è diventato il primo museo italiano in classe energetica A; ma anche teatri come il Teatro alla Scala di Milano, che ha rinnovato l’illuminazione utilizzando led a basso consumo energetico, e il Teatro Stabile di Torino, che cerca da anni di ridurre la propria carbon footprint prima con la conversione alle lampadine a led e poi con i pannelli fotovoltaici. In altri casi, invece, il supporto alla cultura arriva dal metano e dalla geotermia, come ad esempio nel caso della Reggia di Venaria, che vanta un impianto di cogenerazione (motore alimentato a gas metano) che permette di generare energia termica (acqua calda utilizzata negli impianti di climatizzazione) ed elettrica, e della Fondazione Rovati di Milano, dove l’energia termica e frigorifera per la climatizzazione degli spazi è ottenuta mediante sistemi a pompa di calore ad acqua di falda, attingendo dalla generosa risorsa geotermica di cui dispone la città.
Le istituzioni culturali hanno un ruolo speciale nella società, dall’obbligo di preservare i beni culturali alla loro condizione di luoghi di socialità. E per questo è necessario sostenerle quanto più possibile in questo periodo di grave crisi energetica che investe l’intera Europa. Così come è stato fatto dal governo tedesco che, pochi giorni fa, ha annunciato lo stanziamento, nel quadro del Fondo di Stabilizzazione Economica, di un miliardo di euro da destinare agli istituti culturali – cinema, teatri, musei, sale da concerto – per andare incontro alle loro esigenze e far fronte alla crisi energetica.