Un mondo che rinasce grazie all’agricoltura, nelle zone verdi circostanti il Parco Archeologico di Pompei, attraverso il coinvolgimento di giovani con bassa scolarità o con qualche disabilità; una fattoria didattica, a Bene Vagienna, in provincia di Cuneo, in cui si svolgono attività rivolte a bambini e ragazzi con problemi psico-sociali; un giardino di tulipani, a pochi chilometri da Cagliari, che persone affette da tumore possono curare e attraverso il quale possono provare a stare meglio; ancora un’altra fattoria didattica alla periferia di Torino, dove trovano lavoro ragazzi emarginati; lo scambio, attraverso la cura dell’orto, tra anziani che trasmettono il loro sapere e giovani in situazioni di disagio, realizzato da un’azienda florovivaistica in provincia di Piacenza; l’esperienza di nove ragazzi africani provenienti dai campi di Rosarno, dove venivano sfruttati, che sono riusciti ad aprire una propria attività e oggi producono yogurt e ortaggi biologici a 35 chilometri da Roma.
Sono alcuni progetti realizzati e ancora oggi portati avanti grazie al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, organizzato ogni anno da Confagricoltura e Senior – L’Età della Saggezza Onlus, in collaborazione con Reale Foundation (Reale Group), la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata. Un impegno che valorizza il ruolo importante che il settore primario svolge unendo territori, città e comunità e che conferma come spesso l’attività agricola rappresenti anche un’opportunità di riscatto, in particolare per le fasce fragili della popolazione. Caratteristiche che lo Stato italiano ha riconosciuto con una legge nel 2015 dedicata proprio a quella che ormai è riconosciuta con l’accezione di “agricoltura sociale”.
Confagricoltura è stata pioniera in questa direzione e con i partner sostiene le aziende e le cooperative agricole attive in progetti imprenditoriali che vedono protagoniste persone bisognose di attività di riabilitazione, terapeutiche, di inclusione sociale e lavorativa. Un impegno che si sostanzia concretamente con il bando annuale.
Il concorso nazionale, arrivato all’ottava edizione, oltre a tre borse di studio per la partecipazione al master di Agricoltura Sociale presso l’Ateneo capitolino, premia tre progetti con 40mila euro ciascuno (a fondo perduto). Negli ultimi due anni altri 20mila sono destinati a un progetto speciale di gestione e riqualificazione del verde pubblico, sezione a cui possono partecipare anche le cooperative sociali non agricole.
La premiazione del bando 2023 si terrà a gennaio.