Gallerie d’Italia e la promozione di cultura come “potenziatrice” di sostenibilità
di Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, Direttore Gallerie d’Italia
Come le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, da lei dirette, agiscono nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030?
L’impegno di Gallerie d’Italia si inserisce all’interno di quello dell’intero Gruppo Intesa Sanpaolo che, da anni, ha fatto degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 tra i principi fondanti della propria attività e identità aziendale. Come ha dichiarato il Presidente Gian Maria Gros-Pietro intervenendo il 17 novembre alla COP27 di Sharm el-Sheikh, Intesa Sanpaolo è infatti riconosciuta come una delle banche più sostenibili a livello internazionale e punta a diventare la prima banca d’impatto al mondo. Anche attraverso le attività del Piano d’Impresa 2022-2025 – di cui è parte Progetto Cultura, il programma di iniziative culturali ideate e realizzate dalla nostra Banca – il Gruppo è impegnato a rafforzare la posizione di leadership sulle tematiche ESG e ad accelerare la transizione verso un’economia Net Zero Transition. I quattro musei di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e Vicenza incorporano i valori ambientali del Gruppo. A maggio di quest’anno, la trasformazione in musei di palazzi storici di proprietà a Torino e Napoli sotto la guida dell’architetto Michele De Lucchi è stata progettata per garantire piena accessibilità, sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Altri esempi che posso citare sono la dematerializzazione dei supporti comunicazione delle mostre, l’utilizzo del voucher digitale per l’accesso ai musei mediante app e il reimpiego di materiali di precedenti allestimenti. Anche altre attività del Progetto Cultura sono improntate ai principi ESG. Tra i tanti concreti esempi ricordo il sostegno al recente restauro a Roma del monumento in marmo La Madonna del Parto di Sansovino in collaborazione con la Soprintendenza, realizzato utilizzando metodologie innovative come la biopulitura.
La difesa del pianeta è uno dei temi centrali delle esposizioni fotografiche della nuova sede a Torino di Gallerie d’Italia, sin dalla mostra inaugurale “La fragile meraviglia” con le spettacolari immagini dedicate al climate change commissionate al fotografo Paolo Pellegrin. Stiamo lavorando con Luca Locatelli e la Ellen McArthur Foundation di Chicago per realizzare una committenza sull’economia circolare, con Cristina Mittermeier in collaborazione con National Geographic per un progetto originale su oceani e wildlife.
La lotta al cambiamento climatico rappresenta senza dubbio una delle sfide più urgenti da affrontare. Voglio anche sottolineare la componente “social” tra gli obiettivi ESG, per ribadire l’importante funzione sociale svolta dall’arte e dalla cultura capaci di generare coesione, inclusione, nonché occupazione, contribuendo allo sviluppo sostenibile. La promozione di arte e cultura è quindi “potenziatrice” di sostenibilità. In questa logica, le iniziative di Gallerie d’Italia propongono opportunità di crescita sociale e culturale ed esprimono pienamente la visione di una grande Banca che ha nel proprio DNA un profondo senso di responsabilità civile che la porta a perseguire un impatto positivo sulle persone e sulle comunità.
La recente inaugurazione a Torino del quarto museo delle Gallerie d’Italia offre un luogo unico dove fotografia e video arte promuovono i temi legati all’evoluzione della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance). Che ruolo ha il Museo in termini di formazione della collettività rispetto a quegli stessi temi?
Le Gallerie d’Italia di Torino sono testimoni del proprio tempo, un luogo in cui si possono meglio comprendere le grandi problematiche del presente grazie alla forza espressiva e all’immediatezza della fotografia. Cambiamento climatico, disuguaglianze e fragilità sociali, circular economy, innovazione tecnologica e conquista dello spazio sono al centro di lavori commissionati ai maestri della fotografia contemporanea, ai quali viene chiesto di interpretare i temi dell’attualità producendo immagini inedite trasformate in mostre originali visitabili nei piani sotterranei del museo. In occasione delle esposizioni proponiamo inoltre incontri aperti alla città, con la partecipazione di esperti e professionisti, per approfondire e amplificare i contenuti trattati nelle mostre. Riteniamo che la fotografia, la forma d’arte più reattiva e più vicina alla contemporaneità, consenta di accrescere la conoscenza e la consapevolezza attorno alle sfide che il mondo sta affrontando, in piena sintonia con l’impegno ESG del Gruppo.