La settima arte, con la Festa del Cinema di Roma, è tornata protagonista nella capitale. E il Gruppo FS, official sponsor della manifestazione che si è svolta all’Auditorium Parco della Musica dal 13 al 23 ottobre scorsi, ha ribadito il proprio impegno a favore della cultura, in ogni sua forma.
Il Gruppo guidato dall’Amministratore Delegato Luigi Ferraris ha rinnovato il proprio sostegno al mondo del cinema assegnando il “Premio del Pubblico FS” al miglior film del Concorso “Progressive Cinema” votato dagli spettatori e mettendo in palio, per gli ospiti in sala, 20 Carte Regalo Trenitalia dal valore di 50 euro ciascuna. Ad aggiudicarsi il “Premio del Pubblico FS”, tra i 16 film in gara, è stato “SHTTL”, pellicola firmata dal regista argentino Ady Walter. Il riconoscimento, nel corso della cerimonia di premiazione ufficiale, è stato consegnato dall’attore e regista Valerio Mastrandrea e da Luca Torchia, Chief Communication Officer del Gruppo FS.
“Siamo molto felici di aver contribuito a dar voce al pubblico che ha scelto ‘SHTTL’, diretto da Ady Walter, come vincitore del ‘Premio del Pubblico FS’ – ha affermato Luca Torchia -. Il Gruppo FS, oltre ad accompagnare ogni giorno gli italiani alla scoperta di città e borghi e collegare tra loro i territori, avvicina le persone al mondo dell’arte e della cultura, in ogni sua forma e manifestazione. Il sostegno di Ferrovie dello Stato Italiane alla Festa del Cinema di Roma è un’ulteriore dimostrazione di questa missione e dell’impegno di tutto il Gruppo ad assicurare, insieme alla mobilità delle persone e delle merci, anche quella delle loro idee, della cultura e dei valori civili e sociali del Paese”.
“SHTTL” (lo shtetl, in yiddish, era il tipico villaggio ebraico diffuso in Europa orientale fino alla Seconda Guerra Mondiale) è stato scelto tra una selezione di film realizzati in 18 diversi Paesi e con differenti caratteristiche: dai thriller al crime, dai road movie alle distopie, passando per commedie, fiction, storia, biografie, bianco e nero e colori. Girato tra Francia e Ucraina, “SHTTL” è ambientato nel 1941. Il regista usa il piano sequenza e il bianco e nero (anche se la continuità spaziotemporale è infranta da flashback a colori) come strumenti per calare lo spettatore dentro la realtà del mondo ebraico, tra ricostruzione filologica e allusione al presente. A parlare yiddish è un cast internazionale, tra cui Saul Rubinek (“Gli spietati”), che recita per la prima volta in questa lingua. Il villaggio è stato interamente ricostruito a 60 chilometri da Kiev.