Lo scorso ottobre, a Palermo, si è tenuta l’ottava edizione dell’“Italian Business & SDGs Annual Forum”, l’appuntamento organizzato dall’UN Global Compact Network Italia con l’obiettivo di favorire il dialogo tra rappresentanti del mondo delle aziende, delle istituzioni, della società civile e di enti accademici sul ruolo del settore privato nel raggiungimento dell’Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo Sostenibile.
Incentrato sul tema “Imprese e impatto: sostenibilità 5.0”, l’evento ha approfondito le sfide prioritarie che le imprese devono affrontare, concentrandosi sulla dimensione dell’impatto generato e sulla capacità del settore privato di creare valore condiviso all’interno e all’esterno delle aziende.
Dalla ricerca “Global Private Sector Stocktake” – realizzata dall’UN Global Compact insieme ad Accenture e condotta su 2.800 aziende mondiali (di cui oltre 130 del nostro Paese) – emerge come il 94% delle imprese italiane sia consapevole del ruolo del settore privato in termini di potenzialità di impatto sui Sustainable Development Goals (SDGs) e l’87% sia impegnato per il raggiungimento di questi obiettivi; tuttavia, solo il 48% ritiene che gli SDGs saranno raggiunti entro il 2030. Tra le barriere strutturali percepite dalle aziende italiane per il completamento degli obiettivi si registrano le difficoltà nel coinvolgimento delle catene di fornitura (per il 90% degli intervistati), un periodo di ritorno troppo lungo degli investimenti in sostenibilità (per l’84% del campione), la mancanza di metodologie e tecniche condivise di valutazione dell’impatto delle imprese (per il 79% degli intervistati) e la scarsità di incentivi per il settore privato (per l’86% del campione).
Tutti temi strategici di grande urgenza e attualità, al centro anche della tavola rotonda a cui hanno preso parte, tra gli altri, Marco Frey (Presidente UN Global Compact Network Italia) e Nicola Monti (Amministratore Delegato di Edison e Presidente di Fondazione Eos – Edison Orizzonte Sociale), che ha dichiarato: «Crediamo che la realizzazione di un futuro equo e rispettoso dell’ambiente passi attraverso la necessità di perseguire obiettivi di sostenibilità e inclusività. Per questo motivo abbiamo in piano 10 miliardi di investimenti entro il 2030, di cui l’85% in linea con i Sustainable Development Goals (SDG’s) dell’ONU. Un percorso industriale di impatto attraverso la promozione della produzione e dell’utilizzo di energie rinnovabili e di soluzioni di flessibilità, lo sviluppo delle energie low-carbon e dei green gas, l’offerta di servizi energetici e ambientali per la decarbonizzazione di clienti residenziali, industriali e della Pubblica Amministrazione. Edison crede inoltre in una transizione socialmente responsabile che si concretizza nel contrasto alla povertà energetica, nello sviluppo delle competenze delle persone, nella gestione responsabile della propria catena di fornitura, e nel contributo al progresso sociale».