È il momento dei borghi silenziosi, degli artigiani preziosi, dei mestieri ritrovati, dei sapori che sanno di casa; ma anche di tradizioni, di esperienze immersive, di un vivere lento a misura d’uomo. I borghi siciliani, dopo l’esperienza della pandemia che ha rimesso al centro valori come la sostenibilità e la qualità della vita, ripartono da se stessi e dalle loro risorse. Per imboccare un modello di sviluppo sociale, economico e turistico che mette in rete il patrimonio, materiale e immateriale, e che parte dai giovani. Saranno 60 borghi di tutta l’Isola i protagonisti della prima edizione di “Borghi dei Tesori Fest”, che si svolgerà a cavallo tra agosto e settembre per riscoprire i luoghi con il giusto ritmo. Due fine settimana, 28 e 29 agosto e 4 e 5 settembre in cui ogni borgo aprirà e racconterà i “gioielli di famiglia”, introdurrà i visitatori a percorsi inusuali, farà conoscere i sapori del territorio, strutturerà percorsi tematici. Cinquecento giovani dei borghi collaboreranno al progetto e saranno formati a conoscere i propri luoghi, ad amarli, a raccontarli, a promuoverli con l’uso delle tecnologie. I tesori saranno tutti digitalizzati con la realizzazione di audioguide scaricabili attraverso un QR code.
Sviluppo sostenibile, giovani, comunità, bellezza. Sono questi i valori del progetto e le ragioni per cui IGT ha deciso di sostenere la Fondazione Le Vie dei Tesori che lo promuove. IGT è costantemente impegnata nella crescita sostenibile delle comunità in cui opera investendo nella formazione dei giovani, in progetti di sviluppo digitale, inclusione sociale e di tutela del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del Paese.
Nei borghi si scopre qualcosa di nuovo a ogni passo: ora è la pittura murale in un piccolo sito archeologico, ora è la fortezza saracena arrampicata sul costone. Sapori poveri e contadini e ricette preziose di grandi monasteri. Nasce così una mappa concreta di esperienze, un vero Festival della narrazione incardinato su itinerari naturalistici, artistici, enogastronomici, letterari che si basa sul primo censimento del patrimonio dei borghi.
Un progetto che comincia con il Festival ma che ha obiettivi ambiziosi di lungo periodo: la Fondazione Le Vie dei Tesori e i Comuni hanno scelto di strutturarsi in modo stabile nell’associazione Borghi dei Tesori per portare avanti politiche di rigenerazione, valorizzazione, lotta allo spopolamento. Con l’intento di costruire comunità consapevoli, pronte ad abbracciare politiche di sviluppo sostenibile. Per sostenere un Sud virtuoso che è capace di fare rete, di produrre, di innovare.