Prosegue fino al 6 gennaio, ai Musei San Domenico di Forlì, l’ultimo progetto espositivo del 4 volte vincitore del World Press Photo Steve McCurry, ovvero “Cibo”.
La mostra, come ha scritto la curatrice Biba Giachetti racconta infatti “il cibo nella sua accezione primaria, quella che fonda e rinnova i rapporti tra gli esseri umani, i luoghi poveri dove ritrovarsi felici intorno a un piatto, magari seduti a terra in mezzo alla strada, magari rotti dalla stanchezza o dimentichi delle difficoltà. E anche il rigoglio dei mercati, la bellezza pura della natura al servizio dell’uomo, cibo come vita, come socializzazione, come affetto familiare».
Il progetto scenico della mostra, ideato da Peter Bottazzi, si sviluppa in cinque sezioni che seguono il ciclo di vita del cibo. Le fotografie, scattate da McCurry tra America Latina, Asia ed Europa nel corso della sua carriera ultratrentennale, sono accompagnate da strutture scenografiche e da video che rendono la visita un’esperienza immersiva dal punto di vista fisico ed emozionale. Dopo la prima sezione che introduce al ciclo di vita del cibo, la seconda mostra il pane come alimento primario, linguaggio universale. La terza sezione è dedicata alla produzione del cibo e quindi al lavoro nei campi, nelle piantagioni e in mare. La quarta è focalizzata sulla trasformazione del cibo, mentre la quinta è dedicata alla coesione che questo genera, allo stare insieme nel consumarlo, nello sfamarsi, nel non sprecarlo, il cibo riportato al suo valore centrale di vita.
“Con “Cibo” – sottolinea ancora Monica Fantini vice presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì oltre che ideatrice della mostra – abbiamo voluto evidenziare il desiderio di trasfigurare la storia minima nell’universale. Ogni foto è un paradigma; vale per le figure commoventi che consumano il pasto nella solitudine o nel dolore, come per i frammenti di mercati in cui i pesci, la frutta o le spezie varcano la soglia dello sguardo e si fanno odori, suoni, sapori, partecipazione emotiva a una realtà che, nelle differenze, ci riporta all’uguaglianza di esseri umani”.
Per info sugli orari e prenotazioni dei biglietti: http://www.mostramccurry.it/