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Piano borghi: il rilancio dei territori

“Piano borghi: per il rilancio dei territori” è l’evento, ideato da Profit to share (Pts) in collaborazione con Associazione Civita, conclusosi oggi nel borgo di Trevinano (Acquapendente-VT) che, con il progetto Re-Wind finalizzato alla sua rigenerazione culturale, sociale ed economica, è uno dei 20 borghi vincitori della linea A dell’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi, bando lanciato dal MiC e finanziato con risorse PNRR.

L’evento si è aperto ieri con i saluti istituzionali di Alessandra Terrosi, Sindaco del Comune di Acquapendente, Simona Renata Baldassarre, Assessore alla Cultura Regione Lazio, Angelantonio Orlando, Direttore Generale Unità di Missione per l’Attuazione del PNRR- MiC, e con l’intervento di Lelio Fornabaio, Executive Vice President & Founder, PTS s.p.a.. Sono seguiti quattro tavoli di lavoro, il primo dei quali “Infrastrutture, accessibilità, servizi, energia e connettività” è stato moderato da  Simonetta Giordani Segretario Generale Associazione Civita, e ha visto gli interventi di Mario Bonifacio Smart Services Proposal Engineer-Edison Next, Sarah Cantarella Responsabile Public Affairs-INWIT, Francesco Fiore AD Itabus,  Francesca Parasecolo Responsabile Marketing Strategico Direzione Mercato Business-OpenFiber, Paolo Gencarelli Head of Group Real Estate–Poste Italiane, Gaetano di Rosa Responsabile Vendite Pubbliche-Vofafone, Alberto Pietromarchi, Wholesale Director e Sustainability Ambassador- WindTre.

Tematiche come rigenerazione, sostenibilità e innovazione costituiscono la base delle progettualità finanziate dall’investimento “Attrattività dei borghi”: come questi elementi riusciranno a rispondere alla vulnerabilità dei nostri territori?

La finalità dell’incontro è stata quella di creare occasioni di confronto fra le amministrazioni pubbliche e il tessuto imprenditoriale nazionale e locale, chiamato a collaborare al percorso di riattivazione delle aree interne, per confrontarsi sulle pratiche messe in atto e riportare la discussione sui bisogni dei cittadini per immaginare un ritorno o un nuovo arrivo nei nostri paesi. E’ centrale costruire una “comunità di apprendimento”, che si arricchisca delle esperienze realizzate con i tentativi fatti, in modo da trasformare realmente l’investimento del PNRR in una sperimentazione nazionale per tutti quei borghi contraddistinti

L’obiettivo di riattivare e ripopolare le aree fragili del nostro Paese viene ricercato, con questa programmazione, mettendo al centro la cultura, fattore trasversale nelle politiche di sviluppo territoriale e locale: da un lato, con azioni di recupero e tutela del patrimonio, attraverso la riqualificazione dei piccoli centri storici, dall’altro, attraverso il sostegno e la rivitalizzazione del tessuto economico locale favorendo l’insediamento di attività di impresa nel campo culturale e creativo. Cultura e sociale, dunque, si configurano come precondizioni di uno sviluppo del territorio.

Un miliardo di euro dovrà essere speso entro giugno 2026 da 309 Amministrazioni Comunali (linea A e linea B), di dimensioni piccole o piccolissime. Le difficoltà attuative sono oggetto di continui dibattiti, spesso incentrati su problematiche di natura burocratico-amministrativa, sulla carenza di personale, sulle competenze professionali inadeguate. La discussione, però, non deve tralasciare il piano strategico, affrontando il tema degli obiettivi che sono stati posti e degli impatti attesi nella qualità della vita delle persone e delle imprese.