Italiani cittadini consapevoli e digitali. È quanto emerge da un’indagine elaborata dall’istituto Piepoli per INWIT, sulle infrastrutture digitali. Lo studio, presentato durante il terzo Stakeholder Forum di INWIT, rileva che il 91% degli italiani è consapevole del valore delle infrastrutture digitali. L’87% associa, inoltre, la digitalizzazione al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e l’89% percepisce la tecnologia 5G come una grande opportunità. Sempre secondo l’indagine, per il 50% degli italiani il potenziamento delle infrastrutture digitali contribuisce alla riduzione del digital divide mentre per il 46%, supporta la trasformazione digitale della PA.
“Le infrastrutture digitali, al centro dell’incontro di oggi, sono un fattore abilitante essenziale per accelerare la digitalizzazione italiana e raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti come governo. L’eredità ricevuta dal passato, soprattutto sulla rete fissa, ci impone un cambio di passo, se davvero vogliamo vincere la sfida del futuro e aumentare la competitività del Paese” – ha commentato il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti -.La connettività è percepita dagli italiani come un diritto che deve essere garantito su tutto il territorio nazionale per l’88% degli intervistati. Oltre 6 italiani su 10 sarebbero disposti, inoltre, ad accettare alcuni disagi, pur di avere una connessione di ultima generazione.
“In qualità di neutral host, realizziamo e gestiamo infrastrutture wireless condivise, digitali e sicure, indispensabili nel processo di trasformazione digitale del Paese, per una società più sostenibile. L’infrastruttura digitale, nel nostro caso la “Tower as a service”, è alleata delle comunità e dei territori, è uno strumento integrato che genera valore, in quanto determina e contribuisce allo sviluppo di opportunità e all’inclusione sociale” – ha dichiarato Diego Galli, Direttore Generale di INWIT.
“Oggi le istituzioni culturali, le industrie creative e i musei possono godere di un ventaglio di soluzioni innovative messe a punto da un ecosistema di imprese giovani e startup, che accorciando le distanze con i pubblici attuali e potenziali e declinando i nuovi linguaggi, abbracciano soprattutto le generazioni più giovani” – ha dichiarato Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita.