La Banca del Fucino ha contribuito alla realizzazione della nona edizione del Laboratorio Teatrale della Scuola di italiano della Casa dei Diritti Sociali di Roma.
I laboratori, assieme ad altre attività interculturali, sono intrecciati al percorso didattico con la finalità di favorire la comprensione dei codici etici e comportamentali della società italiana, scalino importante da superare per una reale integrazione.
Magda Mercatali, affermata attrice di teatro, compone i testi, li adatta, cura la regìa, e assieme ad un gruppo di circa cento volontari e volontarie conduce i laboratori. Ogni anno vengono coinvolti in media 10-12 studenti della Scuola popolare di italiano.
Le prove durano mediamente 5-6 mesi e si concludono con la messa in scena di lavori, frutto di adattamenti di opere teatrali, che mettono in risalto il valore delle diverse culture, dei linguaggi, dei valori etici dei paesi degli studenti/attori, in una logica di scambio interculturale e di arricchimento reciproco.
Nei giorni 14, 15 e 16 aprile 2023 è andato in scena presso il Teatro Belli di Roma “C’era una volta l’Orlando furioso”. La rappresentazione ha registrato il tutto esaurito in ognuna delle tre serate.
Fondata nel 1989, la Casa dei Diritti Sociali è un’associazione di volontariato laico, impegnata nella tutela e nella promozione dei diritti umani, e della difesa delle persone svantaggiate, senza dimora, indigenti, discriminati e a rischio di esclusione, bisognosi di cure, ma anche vittime di tratta costrette alla prostituzione. Gli assistiti sono persone che si trovano in situazione di povertà di mezzi e di diritti.
La scuola di italiano per gli immigrati adulti, uno dei tre grandi filoni di intervento della Casa dei Diritti Sociali, ha come missione di favorire l’inserimento sociale della popolazione adulta immigrata attraverso l’apprendimento della lingua.
L’approccio della scuola è improntato a intrecciare al percorso didattico tutta una serie di attività interculturali: passeggiate e visite a siti archeologici, turistici e museali, laboratori teatrali e fotografici, proiezioni cinematografiche, giornate e tornei dedicati agli scacchi, occasioni ludiche e conviviali. Si tratta di attività finalizzate a facilitare la socializzazione, l’autonarrazione e il recupero identitario, in molti casi necessario per chi è stato costretto ad abbandonare forzatamente la sua terra, afflitta da guerre, dittature, genocidi.
Queste iniziative poggiano sulla disponibilità dei volontari-insegnanti, che, articolati in gruppi di lavoro, dedicano le loro competenze alla costruzione di una società più giusta e solidale.