Formare i giovani talenti attraverso programmi di ricerca e valorizzazione personale basati sul format di “healthy gaming” ed accessibili a tutti, grazie a un modello di integrazione totale in grado di combinare esperienze digitali e fisiche, allo scopo di ridurre le diseguaglianze di ogni tipo attraverso il mondo del virtual game. Al PLB World Entertainment Hub di Milano, nato nel 2020 da un’idea degli ex calciatori Christian Vieri e Bernardo Corradi, l’obiettivo è quello di incentivare la crescita personale e professionale dei gamers di domani, mettendo a disposizione di tutti, senza alcun limite o distinzione, la tecnologia necessaria affinché ciò avvenga.
Un approccio condiviso da Ford che dallo scorso febbraio è partner del centro di formazione, nell’ambito del suo impegno nelle attività di Corporate Social Responsibility (CSR) volte a promuovere l’uguaglianza, l’inclusività e la parità di genere in ogni settore, a partire dal mondo delle competizioni virtuali.
L’Ovale Blu è presente nel sim-racing dal 2015 con la partecipazione al Gamescom di Colonia, la più importante fiera di settore, e dal 2019 con la nascita del team Fordzilla, impegnato a competere ai massimi livelli sul palcoscenico delle corse virtuali di tutta Europa.
Sulla scia del successo dello scorso anno, nei prossimi mesi Ford organizzerà una nuova sessione del “The W Track”, progetto nato in partnership con Autodromo Nazionale Monza per promuovere la parità di genere e l’inclusività delle donne in ogni percorso professionale, partendo dagli eSports e dal racing, due mondi, troppo spesso, solo ed esclusivamente appannaggio degli uomini. Durante l’anno si svolgeranno corsi su pista virtuale, dedicati alle amanti del motorsport e del sim-racing.
In Italia il gaming sta assumendo contorni sempre più definiti, diventando una realtà ormai consolidata e diffusa: secondo uno studio Nielsen, ogni giorno nel nostro Paese 475.000 persone seguono eventi eSports, con un target principalmente maschile e un’età media di 28 anni. Tra le motivazioni che spingono i fan a dedicarsi al sim-racing soprattutto la sana competizione e il senso d’appartenenza a una community. Per migliorare l’inclusività sono ritenuti importanti la parità di genere e le regole/condanne contro ogni forma di discriminazione (secondo il rapporto Nielsen, il 65% degli intervistati ritiene che gli eSports sostengono lo sviluppo di un ambiente aperto e inclusivo a prescindere da genere, età, abilità, etnia e orientamento sessuale).