Sono oltre 40 le strutture sanitarie che negli ultimi due anni hanno siglato con INWIT, primo tower operator italiano, un accordo per la copertura con microantenne DAS (Distributed Antenna System), per un totale di oltre 21 mila posti letto. Le strutture sanitarie che hanno scelto di essere connesse con un sistema pienamente compatibile con le reti di ultima generazione, sono sia private sia pubbliche, equamente distribuite su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda il Nord, la maggioranza delle strutture connesse si trova in Lombardia, al Centro è il Lazio ad avere il primato, mentre al Sud spetta alla Calabria. L’infrastruttura, il cui impatto visivo è minimo così da riuscire a salvaguardare anche l’estetica soprattutto di strutture sanitarie che hanno un valore culturale e storico, offre ai pazienti e al personale sanitario la possibilità di avere una connessione stabile e veloce anche in ambienti chiusi, dove il segnale, in condizioni normali, fatica ad arrivare. L’avvento del 5G farà inoltre da volano per lo sviluppo dell’IoT, l’Internet delle Cose, consentendo un ulteriore salto in avanti nella cura del paziente, semplificando le diagnosi a distanza e rendendo possibile la remote surgery.
L’installazione dei DAS si è già rivelata di grande aiuto soprattutto nel periodo peggiore della pandemia, dando ai pazienti isolati e ai loro familiari, oltre che all’intero personale sanitario, la grande opportunità di comunicare con facilità.
Grazie a questa nuova tecnologia la porta alla telemedicina è ormai spalancata così da garantire una trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti.