La storia e il mito di Roma rivivono sulle pareti del Grande Raccordo Anulare. Dieci Urban Artist internazionali hanno aderito al progetto “GRAArt”, promosso da Anas, per valorizzare le infrastrutture di una delle arterie più importanti del Paese, realizzando su rampe e sottopassi opere ispirate al mito della Città Eterna. GRAArt è un progetto di arte contemporanea urbana ideato da David “Diavù” Vecchiato, esponente di spicco dell’Urban art in Italia e fondatore di MURo (il Museo di Urban Art di Roma).
L’iniziativa, patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, porta in campo una nuova sinergia culturale che lega centro e periferia. Il circuito stradale più importante della capitale in questo modo diventa inedito ed originale, un tour da percorrere a tappe che sovrappone vicende della Roma antica a quella della Roma moderna.
Le aree interessate dal progetto sono: Torrino Mezzocammino (via Luigi Guglielmi), Gregna di Sant’Andrea (via Lucio Mariani), Romanina (via Pietro Rosano), Tor Vergata (via della Sorbona), Prenestina (via Collatina), La Rustica (via Damone), Ottavia (via Casorezzo), Trionfale (via Casal del Marmo), Boccea (via di Boccea), Aurelia (via Aurelia).
I murales di GRAArt ripercorrono il mito di Roma per mano di artisti internazionali e si avvalgono della consulenza della scrittrice di best-seller ambientati nella Capitale, Ilaria Beltramme, che ha esordito nella narrativa con il romanzo storico “La società segreta degli eretici”, presentato al premio Strega nel 2013. Le opere raccontano la ricchezza culturale ed artistica della Città Eterna attraverso le storie che l’hanno vista protagonista nel corso dei secoli e di cui la Beltramme è un’esperta. Tutti i dipinti, infatti, rappresentano miti, leggende ed aneddoti – spesso poco considerati se non addirittura dimenticati – delle aree della città in cui sono stati realizzati e di cui aspirano a diventare un simbolo.
Gli artisti che hanno preso parte al progetto provengono da ogni parte del mondo: Uruguay, Francia, Spagna, Olanda, Italia. Ogni opera è corredata di una targa con un QR Code che permette al visitatore di accedere al sito web dedicato www.graart.it, e di leggere la storia che ha ispirato il murales e la biografia dell’artista che lo ha realizzato.
A proposito del progetto il Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, ha dichiarato che quello di GRAArt è solo un primo passo e che “l’idea è quella di replicare l’esperimento anche in altre parti d’Italia”.