L’Archivio storico di Generali apre le sue porte nella rinnovata sede dell’iconico palazzo Berlam, a Trieste, offrendo a studiosi e appassionati un’esperienza che coniuga narrazione, architettura, tecnologia.
Fondata a Trieste il 26 dicembre 1831, la Compagnia ha attraversato tre secoli arrivando oggi a compiere 190 anni. Un anniversario il cui significato si coglie nel patrimonio unico di conoscenze, esperienze e iniziative di business che ha permesso al Gruppo di affrontare le sfide di oggi, contribuendo a costruire il futuro delle comunità in cui opera, sia come assicuratore sia come innovatore sociale. L’Archivio storico è il custode di questo patrimonio.
Ospitato nello storico palazzo noto come “Grattacielo rosso” per l’ordito della facciata in mattoni rossi, la nuova sede accoglie l’Archivio nell’allestimento ideato dallo studio Gabriele Pitacco, permettendo ai visitatori di immergersi nel racconto delle vite di Generali, legate a luoghi e persone, con pagine di vita quotidiana che parlano a tutti, attraverso registri diversi, dal quotidiano a quello più alto, vicino alla Storia.
Le celebrazioni per il 190° vedranno susseguirsi una serie di iniziative durante l’intero 2021. In particolare, a Trieste, dove la Compagnia è stata fondata, l’Archivio avrà un ruolo da protagonista. Non è un caso che nella stessa sede abbia casa anche l’Academy di Gruppo, scuola di alta formazione nata per offrire formazione tecnica di eccellenza e programmi globali di sviluppo della leadership e dei talenti individuati a livello di Gruppo.
Il palazzo, progettato dall’architetto triestino Arduino Berlam tra il 1926-1928 e nel 1932 acquisito da Generali, rappresenta uno dei migliori esempi di architettura modernista del capoluogo giuliano del XX secolo. I recenti interventi di ristrutturazione a cura dell’architetto Mario Bellini hanno voluto esaltare la mission della nuova Academy, fulcro della trasformazione strategica e organizzativa di Generali attraverso una scuola di eccellenza, creata appositamente per sviluppare competenze manageriali, scambiare esperienze e condividere la cultura aziendale, e insieme rappresentare la valenza del Gruppo che affonda le sua radici su una solida storia oggi fruibile nell’Archivio Storico ospitato all’interno del palazzo.
L’Archivio, inteso come memoria capace di generare progresso e innovazione, e riconosciuto bene culturale dallo Stato italiano per il suo rilievo «sul piano internazionale […] e nello sviluppo economico della città», è tra i più grandi archivi assicurativi e conserva organicamente la documentazione prodotta dalla Direzione Centrale di Trieste dalla fondazione. La sua ricchezza e varietà contempla storie come l’assicurazione del teatro La Fenice di Venezia e della missione di Umberto Nobile al polo nord nel 1928, Franz Kafka impiegato di Generali nel 1907-1908, l’assicurazione spaziale con il primo italiano nello spazio, le bellissime infografiche ottocentesche sulla grandine in Italia, polizze antiche, album fotografici, esemplari preziosi che ricordano la partecipazione alle esposizioni universali o celebrano anniversari.
Si possono osservare firme prestigiose ma anche documenti meno noti, oggetti entrati nella vita quotidiana come i manifesti di Beltrame, Boccasile e Dudovich, i colorati pieghevoli pubblicitari stampati in diverse lingue e le targhe incendio che ancora oggi campeggiano su case e palazzi.
Una parata di persone, fatti, eventi che è possibile conoscere attraverso il progetto “Storie particolari di vite Generali” , sguardo retrospettivo che coglie la tensione innovativa che ha accompagnato il Gruppo in questi 190 anni.
Affidato a uno staff di archivisti specializzati, rende accessibili i documenti agli studiosi e agli interessati con oltre 65 mila schede ricercabili elettronicamente, circa 3 mila riproduzioni digitali integrali di bilanci, verbali, statuti e libri contabili in parte consultabili anche on-line e altrettante fotografie sciolte, album fotografici e materiale a stampa d’epoca.