Secondo le stime Eurostat nel 2018 le persone a rischio povertà ed esclusione sociale erano 16,4 milioni, pari al 27,3% della popolazione e oggi, a causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia dovuta alla diffusione del COVID-19, si sono aggiunte nuove difficoltà per chi ha dovuto affrontare problemi di salute, ha perso il lavoro o comunque ha subito riduzioni del proprio reddito familiare.
Una risposta innovativa a questa emergenza è stata proposta da A2A, Life Company che si occupa di energia, acqua e ambiente, grazie all’uso circolare delle risorse naturali, prendendosi cura delle condizioni necessarie alla vita e alla sua qualità. Da un proficuo dialogo con i territori in cui l’azienda si trova a operare, è nato il Banco dell‘energia, un ente senza scopo di lucro promosso da A2A e dalle sue Fondazioni Aem e ASM con l’obiettivo di sostenere le famiglie che improvvisamente si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale, con una attenzione particolare alla povertà energetica.
Il Banco dell’energia si impegna a raccogliere fondi attraverso campagne rivolte a dipendenti, clienti, aziende e partner di A2A e ai cittadini comuni, per “donare energia” a chi si trova in situazioni di difficoltà. L’iniziativa si rivolge alle “nuove povertà” ad oggi non censite, spesso celate per pudore, estranee ai contesti di solidarietà e ai canali abituali che offrono sostegno. L’identificazione di questa tipologia di beneficiari è il primo elemento di innovazione del Banco dell’energia.
Il secondo elemento è il metodo di raccolta fondi: per la prima volta in Italia la bolletta è diventata uno strumento per donare e partecipare alla raccolta fondi. A2A inoltre si è impegnata a raddoppiare le donazioni raccolte presso i propri clienti.
Per destinare efficacemente i fondi raccolti, il Banco dell’energia ha firmato un accordo con Fondazione Cariplo per il lancio del Bando Doniamo Energia, giunto alla terza edizione. Ogni singolo Bando ha previsto il finanziamento, con 2 milioni di euro, di progetti mirati a supportare le situazioni di fragilità sociale ed economica.
In un’ottica di welfare generativo, i progetti elaborano percorsi di inclusione sociale e lavorativa e modalità specifiche di restituzione del sostegno ricevuto e ciò costituisce il terzo elemento di innovazione del progetto.
Le conseguenze economiche e sociali legate alla pandemia non si fermeranno con l’allentamento dell’emergenza sanitaria ed il rischio concreto è che sempre più persone rischino di scivolare in una situazione di precarietà, per questa ragione A2A e Banco dell’energia continueranno a dare il loro contributo per sostenere le comunità.