La sicurezza stradale è una priorità assoluta per Anas impegnata su più fronti: il potenziamento degli standard di sicurezza della rete con la manutenzione e gli investimenti in ricerca e sviluppo non solo di nuove barriere stradali di sicurezza ma anche della Smart Road, l’infrastrutturazione tecnologica della strada propedeutica alla guida autonoma.
Ad Intertraffic, la più grande fiera internazionale di tecnologie per la mobilità sostenibile, che si è tenuta ad Amsterdam dal 29 marzo al 1 aprile 2022, Anas ha illustrato nel suo stand le misure che ha adottato in ambito di sicurezza passiva. Attenzione puntata su un progetto che ha grande rilievo sotto l’aspetto dell’innovazione tecnologica: le nuove barriere spartitraffico in calcestruzzo, National Dynamic Barrier Anas (NDBA), che rappresentano un elemento fondamentale del processo di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture gestite dall’Azienda. La gamma completa di barriere di sicurezza stradali sono ideate per tutelare e proteggere tutti gli utenti, soprattutto quelli più vulnerabili come i motociclisti. Tra le altre novità le barriere in acciaio progettate per condizioni estreme di installazione, status purtroppo ricorrente, denominate H2 e H3 TS0 e le protezioni dei singoli paletti e dei punti singolari.
Fari puntati anche sulle strade del futuro con la tecnologia Anas Smart Road, una tecnologia abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutica ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli. Il progetto orientato al miglioramento della sicurezza stradale e a rendere più efficienti i flussi di traffico, si basa su una complessa piattaforma digitale che si articola sulla rete stradale come un ‘sistema nervoso’ con il supporto delle tecnologie quali IoT (Internet of Things), AI (Artificial Intelligence), Big Data e sensoristica avanzata attraverso lo sviluppo della rete di banda ultra larga nazionale. Nello stand Anas di Intertraffic erano presenti il TAP (Technology Access Point) e il TEG (Technology Energy Gate) per vedere e toccare con mano le tecnologie essenziali della mobilità sostenibile del domani. L’investimento complessivo è di 1 miliardo di euro ed è attualmente in corso la prima fase che prevede un investimento di circa 250 milioni euro, anche grazie a contributi dell’Unione europea che ha riconosciuto l’alto valore dell’iniziativa. Le prime sperimentazioni sono già in corso lungo la A91 “Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino”, la strada statale 51 “di Alemagna” (Veneto) e la A2 “Autostrada del Mediterraneo”, mentre saranno a breve avviate anche sulla A90 “Autostrada del Grande Raccordo Anulare” di Roma. Il progetto Smart Road sarà successivamente implementato anche lungo l’itinerario E45-E55 “Orte-Mestre”, in Sicilia lungo la Tangenziale di Catania e la A19 “Autostrada Palermo-Catania”, nel Lazio lungo la strada statale 4 “Salaria”.