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Roma, Il crowdfunding per la Cultura tra fundraising e marketing
Lo scorso 23 febbraio, presso la sede romana dell’Associazione Civita, si è svolto l’incontro Il crowdfunding per la Cultura, tra fundraising e marketing, promosso dalla stessa Associazione. L’appuntamento è stato occasione per presentare volume “Il crowdfunding nel settore culturale e creativo”, realizzato dal Centro Studi “Gianfranco Imperatori” della stessa Associazione ed edito da Marsilio Editori, che pone al centro il tema del crowdfunding artistico-culturale, un canale di finanziamento sempre più alternativo – e non solo complementare – rispetto al contributo pubblico, nell’intento di diffonderne la conoscenza e la prassi.
Attraverso la partecipazione di esperti e di alcune delle principali piattaforme del settore e la presentazione di una selezione di campagne relative a diversi ambiti culturali, il dibattito ha messo in luce le concrete potenzialità del crowdfunding, evidenziandone tanto gli elementi di forza quanto i fattori critici e di rischio.
Dopo i saluti di apertura di Gianni Letta, Presidente Associazione Civita, e l’introduzione di Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Vice Presidente Associazione Civita, l’incontro, moderato da Marilena Pirrelli, Giornalista ArtEconomy24 – Il Sole24Ore, è proseguito con la proiezione dell’intervista alla Professoressa Ivana Pais dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
L’incontro è poi continuato con la presentazione della ricerca di Civita di Alfredo Valeri Responsabile Attività di ricerca del Centro Studi dell’Associazione Civita, e con gli interventi di Angelo Rindone Fondatore e CEO Produzioni dal Basso, Jessica Tanghetti Co-founder e Director BeArt, Marcella Logli Direttore TIM Corporate Shared Value e Direttore Generale Fondazione TIM (WithYouWeDo), Andrea Albanese Social Media Marketing e Digital Communication advisor, Mauro Felicori Direttore Reggia di Caserta (La Reggia Collection), Antonio Augugliaro Editor e regista (Io sto con la sposa), Tomaso Marzotto Caotorta Vicepresidente Fondazione Michelucci, Costanza Zaino Responsabile crowdfunding Fondazione Michelucci (Innesto creativo).
Anche grazie all’Art Bonus – misura di incentivazione fiscale introdotta dal Mibact nel 2014 e resa permanente dalla legge di Stabilità del 2016 – si è tornato a parlare nel nostro Paese di mecenatismo culturale. In quest’ambito, si sta delineando un nuovo donatore 3.0 che usa il web come canale per effettuare donazioni, anche di piccole somme, mostrandosi sempre più partecipe alla vita culturale della comunità, un tempo stimolato, in prevalenza, da cause sociali o umanitarie.
In tale contesto, oltre al mondo delle produzioni artistiche, anche il settore culturale in senso stretto, tradizionalmente sostenuto dalla mano pubblica e rappresentato in particolare dalle organizzazioni legate alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio, guarda con crescente interesse al crowdfunding: uno strumento capace di coniugare il fundraising con forme di partecipazione e condivisione di progettualità spesso innovative. Metterne in luce le concrete potenzialità, evidenziando tanto gli elementi di forza quanto i fattori critici e di rischio, è l’obiettivo dell’incontro di oggi.
Se, dunque, ad oggi, il crowdfunding culturale è oggetto di particolare interesse, fra addetti ai lavori, progettisti e creatori di piattaforme di raccolta fondi, non sempre si riscontra un livello di conoscenza dello strumento e una consapevolezza circa le strategie più efficaci da adottare nei singoli casi tale da trasformare questo “fenomeno alla moda” in un reale ed efficiente canale di finanziamento alternativo – e non solo complementare – rispetto al contenuto pubblico.
Senza alcun intento celebrativo ma con l’obiettivo di registrarne la sua significativa diffusione e di incentivarne l’utilizzo corretto, l’indagine condotta da Civita rileva che il crowdfunding costituisce un’autentica opportunità per tutti gli operatori del settore culturale: da un lato, i promotori dei progetti dispongono di un canale di finanziamento e commercializzazione aggiuntivo rispetto a quelli di promozione pubblici tradizionali; dall’altro, i promotori culturali, grazie alle piattaforme di crowdfunding e alla loro natura di “collettrici di idee”, possono contare su un quadro d’insieme interessante riguardo ai progetti che vengono via via lanciati.
Quale modello di finanziamento dal carattere partecipativo, il crowdfunding, infine, favorisce l’interazione fra i promotori di un progetto ed un vasto pubblico di individui interessati ed attenti, consentendo loro, oltre che di prendere parte al finanziamento della cultura, di accompagnare attivamente lo sviluppo di un progetto culturale e di maturare, in tal modo, una maggiore e più ampia consapevolezza in merito alle modalità con cui contribuire a dare nuovo slancio all’industria del settore.
Come testimoniano gli esperti e i rappresentanti di alcune fra le principali piattaforme e campagne del settore che interverranno in occasione dell’incontro, il crowdfunding, oltre che una puntuale ed efficace strategia di comunicazione digitale, presuppone una base solida nelle comunità che intende coinvolgere: gruppi di individui consapevoli e uniti su obiettivi e modalità attraverso le quali perseguirli.
Affinché il ruolo della politica culturale non esca depotenziato è, dunque, necessario che sappia cogliere le nuove sfide che le si prospettano: in primis, garantire investimenti stabili laddove fallisce il mercato e sono in gioco beni collettivi e, al contempo, far spazio all’innovazione “dal basso” e all’iniziativa dei privati creando un contesto normativo adeguato alle reali esigenze su fronti caldi, quali il sistema degli incentivi fiscali a favore del mecenatismo culturale o la tutela del diritto d’autore.
In occasione dell’incontro è stata distribuita copia della pubblicazione edita da Marsilio Editori.
E’ stato possibile seguire l’evento tramite gli account Facebook e Twitter di Civita con l’hashtag #CROWDFUNDING4ART
INCONTRO 23 FEBBRAIO