Dopo l’esperienza insieme per la valorizzazione delle Saline Conti Vecchi nell’area di Assemini (alle porte di Cagliari) in Sardegna, nel 2024 è stata avviata una nuova collaborazione tra Eni e il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – per promuovere la conoscenza del Gazometro e del suo valore per la storia della città di Roma.
Tra giugno e novembre 2024, infatti, sono state aperte le porte al pubblico di questo storico impianto industriale, avvalendosi dell’esperienza dello staff e delle guide FAI, un’occasione unica per immergersi nel passato e nel futuro del quartiere Ostiense che ha proprio nel Gazometro – denominato anche “Colosseo industriale” e/o “Colosseo moderno” – uno dei suoi elementi architettonici più caratteristici e rappresentativi.
Oggi questo sito di oltre 12 ettari ospita il distretto di innovazione ROAD – Rome Advanced District, la Scuola di Impresa Joule, e “Eni 2050 Lab“, dedicato alle tecnologie di punta della ricerca e sviluppo.
Con l’apertura al pubblico del Gazometro, Eni ha voluto promuovere la conoscenza di un luogo che, dal secolo scorso, è stato al centro della produzione energetica della capitale e che oggi rappresenta un nuovo modello di innovazione e sostenibilità.
Durante le visite guidate e gratuite, infatti, i partecipanti hanno potuto ripercorrere la storia dell’area e il funzionamento dell’impianto nel passato e approfondire il progetto di riqualifica ambientale portato avanti da Eni, oltre alle attività di sperimentazione avviate in campo scientifico, sociale, e culturale; ad esempio, la recente collaborazione con Spazio Taverna che ha portato alla realizzazione della mostra “Energie Contemporanee”, prima esposizione di 17 giovani artisti emergenti nell’ambito della rassegna “Arte al Gazometro”, che si è conclusa ad ottobre 2024.
La scorsa estate a luglio, il Gazometro è stato anche protagonista di eventi culturali come “Videocittà” – il Festival dedicato alla visione e alla cultura digitale, di cui Eni è stato main partner.