La connettività, tra opportunità e grandi cambiamenti, per la rinascita dei borghi
Intervista a Michelangelo Suigo, External Relations, Communication & Sustainability Director INWIT
INWIT opera da 2015 nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche e dei servizi di telefonia wireless del territorio italiano. La connettività, al centro dei grandi cambiamenti della nostra epoca, può essere la chiave per far rivivere i piccoli borghi storici del nostro Paese, luoghi dal fascino antico e dall’esistenza tranquilla, più sostenibili delle grandi città?
Noi come primo tower operator italiano, siamo in prima linea per contribuire, attraverso le nostre torri a supporto degli operatori, affinché i nostri borghi siano provvisti delle infrastrutture digitali. La connettività può essere considerata un filo rosso che unisce passato, presente e futuro. Apre a tante opportunità e a grandi cambiamenti. È sicuramente alla base della rinascita dei nostri tanti borghi storici, che hanno subito un vero e proprio abbandono in quanto sempre più “isolati” dal mondo e dalla vita attiva del Paese. Il loro rifiorire è una vittoria per tutta l’Italia, è la valorizzazione di un capitale immenso e unico che solo noi abbiamo. La pandemia ha accelerato questo processo, soprattutto da un punto di vista culturale. Lo stravolgimento delle nostre abitudini, soprattutto l’uso massivo dello smart working da parte di molte aziende, ha portato ad un vero e proprio cambio culturale. In molti, oggi, guardano al borgo come la scelta di una vita più tranquilla e sostenibile, lontano dal caos delle grandi città. Purché sia un borgo “connesso”.
Ancora troppi territori faticano a ripartire veramente, in quanto spesso vittima del digital divide, completamente scollegati con il resto del mondo e quindi impossibilitati a cogliere appieno questo grande momento di rinascita. Il Governo Draghi ha definito la digitalizzazione come una necessità per far ripartire il sistema paese senza escludere nessun territorio. Con le risorse del Next Generation EU, tramite il PNRR, questa opportunità può davvero diventare realtà e possiamo puntare ad avere una nuova Italia, più competitiva, più innovativa e più connessa, affinché nessuno resti indietro.
Con le risorse del Next Generation EU, tramite il PNRR, si può ora puntare ad avere una nuova Italia, più inclusiva, competitiva e innovativa. Quali sono le priorità a cui far fronte in termini di infrastrutture che permetterebbero non solo la connessione tra i territori, ma anche di rilanciarne le attività produttive creando, direttamente in loco, nuovi posti di lavoro?
La mission di INWIT, nel suo ruolo neutral host a supporto degli operatori, è proprio essere uno dei principali abilitatori di questa transizione digitale disegnata dal PNRR. Per raggiungere la piena e completa realizzazione di questa transizione digitale penso sia necessario puntare fortemente sul 5G, implementando una copertura capillare della rete mobile ultraveloce, non soltanto in outdoor, con le torri di telecomunicazioni, ma anche all’interno di edifici, stazioni, ospedali, aeroporti, musei, aziende, università e luoghi di aggregazione. Ciò grazie ai sistemi DAS (Distributed Antenna System) o alle small-cells, che permettono di coprire con il segnale mobile aree molto affollate e con problemi di ricezione. Tuttavia, per continuare questo percorso e realizzare quanto previsto dal PNRR, si dovrà rafforzare il processo di semplificazione e velocizzazione delle procedure per l’attuazione dei progetti, superando i troppi ostacoli che negli ultimi anni hanno rallentato la capacità di spesa e la modernizzazione del Paese. Abbiamo tutti potuto verificare come la tecnologia sia in grado di abilitare soluzioni e applicazioni, realizzate a partire dai nostri fabbisogni e necessità, che riescono a facilitare l’organizzazione delle nostre attività quotidiane. Solo così saremo in grado di rilanciare il nostro Paese favorendo inclusione, competitività e innovazione.