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Rapporto Civita: “Potenziare la formazione dei giovani con offerta integrata tra saperi”
Roma, 30 ott. (Adnkronos) – Presentato ieri mattina a Roma il XIV Rapporto Civita, frutto della partnership tra Associazione Civita e Fondazione Human Technopole, il cui focus è l’interdipendenza tra le due anime della cultura e della scienza. Edito da Marsilio Editori e realizzato grazie al sostegno di IGT e Philip Morris Italia, il volume è stato presentato nella storica sede di Piazza Venezia., Dopo isaluti del Presidente di Associazione Civita Gianni Letta e l’intervento del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Marica Nobile, Responsabile Relazioni Istituzionali FHT e Alfredo Valeri, Responsabile Ricerca e Innovazione Associazione Civita hanno illustrato gli esiti dell’indagine demoscopica. All’incontro, moderato dalla giornalista Myrta Merlino, hanno partecipato Barbara Carfagna, giornalista e conduttrice televisiva, Davide Dattoli, Fondatore e Presidente Talent Garden, Costantino D’Orazio, Storico dell’arte, Simonetta Giordani, Segretario Generale Associazione Civita, Walter Ricciardi, Professore Ordinario di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma., Il Rapporto racchiude l’indagine su un campione di 1.500 ragazzi tra i 18 e i 34 anni. L’obiettivo è esplorare le relazioni che intercorrono fra l’anima umanistica e quella scientifica della conoscenza, secondo la percezione e il vissuto dei giovani italiani. La ricerca vuole contribuire a comprendere se e quanto sia marcata la percezione di distanza fra le due sfere della conoscenza e come questo possa influenzare i percorsi di narrazione e trasmissione di contenuti culturali e scientifici anche al fine di superare potenziali contrapposizioni a beneficio dei giovani e, più in generale, dell’intera società., A una sostanziale consapevolezza da parte dei ragazzi dei confini semantici che delimitano i due concetti, corrisponde l’evidenza di una minore confidenza nei confronti del sapere scientifico rispetto a quello umanistico. È però rassicurante constatare che la scienza diventi più emozionante per l’85% dei giovani intervistati quando vengano a contatto con mediatori e facilitatori: persone in grado di rendere accessibili i contenuti scientifici. La percezione di fruibilità di scienza e cultura dipinge un quadro fortemente polarizzato, dove in ambito culturale il 21% degli intervistati si sente escluso dalla possibilità di accedere ai contenuti, mentre in ambito scientifico la quota sale al 35%. Se a reputare i contenuti scientifici inaccessibili è oltre un terzo dei giovani, si sfiora la metà quando si considerano giovani con una formazione umanistica o un’occupazione inerente alla cultura., Mediatori e divulgatori divengono pertanto figure chiave capaci di ridurre la distanza emotiva tra giovani e scienza. Oltre 8 giovani su 10 ne evidenziano infatti la centralità e in questa direzione ricoprono un ruolo importante anche i medium tecnologici capaci di generare stupore e coinvolgimento attivo. Fra questi centrali le tecnologie immersive, come la realtà aumentata, virtuale e mista, già sperimentata con interesse e successo da 6 ragazzi su 10 (sino a punte del 70% fra i 18 e i 21 anni)., Gianni Letta Presidente di Associazione Civita ha aperto l’incontro ricordando l’antica polemica del libro ” le due culture” di Charles Percy Snow e l’evoluzione che ne è derivata e citando il libro di Alec Ross “Il nostro futuro” per sottolineare “quanto sia necessario far convivere oggi ancor più di ieri la cultura umanistica e quella scientifica per il benessere e lo sviluppo delle nazioni e dei popoli. Ed è quello che emerge da questo rapporto, come il Ministro della cultura ha illustrato nell’introduzione”., “Risulta fondamentale – commenta nella premessa del Rapporto il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano – affrontare con coraggio la sfida di riconnettere le persone con il sapere scientifico e culturale, soprattutto attraverso la tecnologia digitale in cui sempre di più sono immersi i giovani. È su questo terreno che dobbiamo impegnarci per onorare in pieno il mandato dell’articolo 9 della Costituzione italiana, non a caso compreso tra quelli fondamentali della nostra Carta. Senza cultura non c’è democrazia e senza democrazia non c’è Repubblica. Ne va del nostro domani”., “Questo divario che continua a permanere tra le nuove generazioni va colmato con grande urgenza perché ne va della competitività dei ragazzi, del nostro paese e della nostre industrie”, ha detto Simonetta Giordani, Segretario Generale di Associazione Civita, sottolineando quanto il rapporto indichi “la necessità di potenziare la formazione attraverso un’offerta di base, integrata tra cultura e scienza, e di come sia necessaria la figura del mediatore culturale e scientifico. In questo – ha aggiunto – l’innovazione tecnologica può essere di grande aiuto, vista la familiarità che hanno iragazzi con il gaming, con le realtà immersive. Attraverso questi strumenti potrebbe crearsi una integrazione ormai ineludibile di questi due saperi”.