Dalle Imprese
Il contributo alla riqualificazione degli edifici storici nel parco archeologico dell’Appia Antica
La riqualificazione energetica degli edifici storici come valore aggiunto per la tutela del patrimonio artistico con l’adeguamento agli standard più elevati per agevolare la fruizione del bene e per contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione.
È questa la strategia dell’ENEA, che tramite il Dipartimento per l’Efficienza energetica si sta occupando di studiare metodologie e soluzioni per l’efficientamento energetico di complessi di edifici vincolati, nell’ambito dell’accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per l’attuazione del Piano triennale di Ricerca di Sistema elettrico 2022-2024.
ENEA sta studiando alcuni edifici nel parco archeologico dell’Appia Antica a Roma, come casi pilota per raggiungere il massimo grado di prestazione energetica rispettando il valore storico e artistico. Attraverso tecniche di indagine non invasive (ricerche documentali, termografie, termoflussimetrie, analisi dei sistemi impiantistici), le bollette dell’energia e i dati sulle apparecchiature energivore, vengono stimati i consumi. Poi viene calcolata la prestazione energetica mediante simulazioni con metodo di calcolo orario e vengono analizzati diversi scenari di intervento – sia sul singolo edificio che sull’intero sito – per stabilire l’applicabilità di strategie di miglioramento e di sistemi di produzione da fonti rinnovabili.
ENEA ha anche predisposto linee di indirizzo specifiche, che seguono le indicazioni del Ministero della Cultura (“Linee guida di indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale”, 2015), con l’obiettivo di indirizzare i progettisti verso le soluzioni di efficientamento più idonee, in considerazione delle peculiarità degli edifici del Parco adibiti attualmente a vari usi (spazi espositivi, servizi al pubblico e uffici).
L’approccio metodologico di ENEA vuole permettere decisioni ponderate e consapevoli per la riqualificazione energetica e sostenibile del bene storico vincolato, favorire l’opportunità di restituire alla preminenza storica la sua importanza nel contesto urbano e creare le potenzialità per replicare in altri contesti, pur se con peculiarità differenti. E così la sostenibilità entra a pieno titolo anche nel patrimonio culturale, conciliando le esigenze di tutela e valorizzazione con un futuro green.