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Il “Ritratto del doge Giovanni I Corner” del Tintoretto tornerà a splendere grazie al Vino Civitas

Grazie ai proventi raccolti con la vendita del Vino Civitas, un progetto dell’Associazione Civita grazie al quale ogni anno viene restaurata un’importante opera d’arte, verrà restaurato un nuovo capolavoro delle collezioni delle Gallerie Nazionali di Arte Antica: Ritratto del doge Giovanni I Corner con un segretario di Domenico Robusti detto Tintoretto, un olio su tela datato 1625 – 1629 ca.

Il dipinto raffigura il doge Giovanni I Corner, come indica chiaramente la fisionomia e lo stemma sullo sfondo, con le tipiche vesti dogali in oro ed ermellino. Davanti a lui, però, è presente il ritratto di un’altra figura che si rivolge allo spettatore mentre sembra porgere una lettera al doge. Si tratta di una composizione inconsueta, nata forse per celebrare un familiare del doge o un patrizio veneziano particolarmente legato al Corner e che aspetta ancora un’identificazione certa. Attribuita con certezza a Domenico Tintoretto, la tela venne donata ai Corsini da Agapito Mosca, alto prelato marchigiano nominato cardinale nel 1732 proprio da papa Clemente XII Corsini. Entrata in collezione, venne collocata da Neri Maria nella sua camera da letto, la cosiddetta Alcova, segno di un particolare apprezzamento dell’opera da parte del cardinale.

Il quadro è stato di recente recuperato dal Ministero degli Esteri dove era in deposito dal 1923. Riportato in Galleria, ha mostrato oltre ad un generale offuscamento dovuto allo sporco e alle vernici ossidate, anche danni alla superficie pittorica dovuti ad urti e all’umidità.
Il restauro permetterà di assicurarne la conservazione, di riportarlo ad una leggibilità ottimale e sarà, allo stesso tempo, l’occasione per studiare un’opera rimasta per troppo tempo esclusa dalla fruizione del pubblico e degli studiosi.