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Decarbonizzazione settore edile: le priorità per la transizione
(Adnkronos) – Come procede la decarbonizzazione del settore delle costruzioni per il raggiungimento degli obiettivi climatici al 2050? Per dare una risposta su questo importante tema, è stato pubblicato il rapporto “The Global Status Report for Buildings and Construction” realizzato da UNEP, UN Environment Programme, con Global Alliance for Buildings and Construction (GlobalABC), che monitora lo stato di avanzamento delle politiche, delle strategie e delle soluzioni del settore edile in linea con gli Accordi di Parigi sul clima. Dal Report emerge una volta di più che il settore delle costruzioni contribuisce in maniera importante al cambiamento climatico globale dato che le emissioni del settore rappresentano il 21% delle emissioni di gas serra complessive. Inoltre, nel 2022 il settore edile ha richiesto il 34% della domanda energetica totale ed è stato responsabile del 37% delle emissioni di CO2 legate all’energia operativa e ai processi. Lo scenario generale che emerge dalla recente edizione del rapporto di UNEP e GlobalABC è piuttosto preoccupante essendoci un divario considerevole tra la situazione attuale e il percorso di transizione verso la decarbonizzazione del settore edile. Nello specifico, per riuscire ad allinearsi agli obiettivi fissati per il 2030 la decarbonizzazione dovrebbe accelerare di circa 10 punti all’anno, un aumento considerevole rispetto a quanto era stato stabilito nel 2015, anno dell’Accordo di Parigi sul clima, quando si stimò che sarebbe stata sufficiente una crescita di sei punti ogni anno. Secondo il primo Global Stocktake Report o bilancio globale, tra le principali priorità per poter accelerare la decarbonizzazione del settore edile occorre triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppiare il tasso medio annuo di efficientamento energetico degli edifici entro il 2030. A tale proposito, si pensi che al 2022 l’energia da fonti rinnovabili utilizzata nel consumo finale degli edifici era solo il 6% dell’energia totale consumata, tre volte al di sotto dell’obiettivo fissato al 18% entro il 2030. A livello di investimenti complessivi nella decarbonizzazione degli edifici, nel 2022 sono aumentati del 14% toccando la cifra di 285 miliardi di dollari, piuttosto lontano dai 2,7 trilioni di dollari degli investimenti cumulativi in efficienza energetica previsti. Dati alla mano, appare evidente che sia necessaria una decisa accelerazione verso la completa decarbonizzazione del settore edile. Le possibili priorità da considerare sono le seguenti: – Aumentare la portata delle ristrutturazioni degli edifici esistenti incrementando il tasso dall’1% attuale al 5-10%. – Adottare misure di progettazione passive per i nuovi edifici. – Prevedere incentivi fiscali per incrementare la decarbonizzazione del settore ad esempio in termini di economia circolare con la transizione al riutilizzo e all’impiego sempre maggiore di materiali green e bio. – Introdurre codici energetici per gli edifici in linea con le linee guida degli edifici a emissioni zero. – Sensibilizzare maggiormente le imprese del settore riguardo al proprio impatto ambientale e sociale.