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La raccolta e il riciclo del Pet, la missione di Coripet
Roma, 24 gen. (Adnkronos) – “La missione di Coripet è quella di gestire direttamente il fine vita dei contenitori per liquidi in Pet immessi sul mercato dai propri consorziati”. A raccontare l’impegno, i risultati e gli obiettivi del consorzio è il presidente Corrado Dentis, in occasione della conferenza stampa dal titolo ‘Raccogliamo il futuro: la raccolta selettiva e gli obiettivi europei’, presso la sala stampa della Camera., “Noi abbiamo sostanzialmente due obiettivi, da sempre quello di incrementare i livelli di riciclo dei contenitori per liquidi in Pet, avvicinando in modo innovativo la filiera industriale della produzione e del riciclo. Non di meno è importante per noi creare la filiera italiana del bottle to bottle”, spiega Dentis. La storia del Consorzio: “Nel 2016 quando facemmo la prima istanza al Mite eravamo otto soggetti fondatori del consorzio, oggi siamo in 58. Dal punto di vista della gestione del fine vita di queste bottiglie siamo leader con il 60% di quota di mercato per il Pet adatto al contatto con gli alimenti; siamo al 52% per tutta la frazione Pet contenitori per liquidi, includendo la detergenza e quindi quella parte di imballaggio che non viene a contatto diretto con gli alimenti”., “Operiamo sostanzialmente su due ambiti distinti, uno tradizionale, cioè la raccolta differenziata che ci vede attori insieme a Conai di quella che è la dinamica legata alla gestione degli imballaggi in plastica post consumo”, racconta., Sul fronte della raccolta selettiva, poi, che mira “nel caso nostro a raccogliere solo ed esclusivamente bottiglie in Pet nate per andare a contatto con gli alimenti, stiamo dispiegando su tutto il territorio nazionale una serie di eco-compattatori, macchine intelligenti in grado di riconoscere la bottiglia in Pet da qualsiasi altro imballaggio in plastica, oltre che di individuare la bottiglia che è nata per contenere l’acqua piuttosto che contenere un detergente o un detersivo”. Obiettivo finale: il bottle to bottle, cioè “la possibilità di rifare da un rifiuto, una vecchia bottiglia, una nuova bottiglia adatta al contatto con gli alimenti”., I numeri. “Iniziamo questo percorso nel 2020 con la macchina intelligente numero 1. Per arrivare l’anno scorso a 1206 installazioni, l’anno scorso abbiamo raccolto circa 300 milioni di bottiglie in Pet da raccolte selettive. Abbiamo comunque un obiettivo correlato alla Direttiva Sup che ci porta a raggiungere il 77% di raccolta delle bottiglie nel 2025 e il 90%, quindi 9 bottiglie su 10, dal 1 gennaio 2029. Parimenti, la reintroduzione del Pet riciclato adatto al contatto con gli alimenti ci porta ad una quota del 25% obbligatoria dal 1 gennaio 2025, che diventa il 30% dal 1 gennaio 2030. Le bozze che stanno arrivando sulle ipotesi successive al 2030 dal trilogo portano come obiettivo il 65% di reintroduzione di Pet riciclato al 2040”., Il sistema Italia, al 2022, vede “una raccolta di contenitori per liquidi del 67,3%, tra Coripet e Corepla, l’altro interlocutore in questo settore, quindi, ci mancano ancora circa 10 punti per raggiungere gli obiettivi che ci impone l’Europa. Sul fronte invece del Pet riciclato oggi reintrodotto nei contenitori per liquidi, siamo ad un 9% scarso, considerato che abbiamo come obiettivo il 25% la strada è ancora lunga”.