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Osanna (Mic): “Non solo Grand Tour, piattaforma unica per siti e musei”
Roma, 12 gen. (Adnkronos) – “Stiamo monitorando l’intero sistema museale nazionale, per mettere in rete tutto il nostro patrimonio culturale e adeguare in modo coerente e coordinato le tariffe e gli standard di visita. E stiamo lavorando per una offerta culturale e turistica che non si limiti soltanto alle tradizionali tappe di quello che potremmo continuare a definire come il Grand Tour”. E’ quanto afferma all’Adnkronos Massimo Osanna, a capo della direzione musei del ministero della Cultura, ricordando “la presenza di tantissimi luoghi di straordinaria eccellenza, distribuiti lungo tutta l’Italia ma purtroppo ancora poco conosciuti”., Spiega in particolare Osanna: “Stiamo creando una grande piattaforma, che realizzi un ambiente virtuale unificato per tutta la rete museale italiana, con bigliettazione unica e informazioni per tutti i musei, non solo quelli statali ma anche regionali, comunali, universitari, compresi quelli siciliani che sono gestiti dalla Regione autonoma e quelli diocesani riconducibili alla Chiesa italiana, ma con l’esclusione dei Musei Vaticani perché in quel caso ricadono in territorio estero”., Il direttore ricorda che “con i fondi del Pnrr, ora cominceremo lavori su due grandi assi: efficientamento energetico dei musei e abbattimento delle barriere sensoriali e conoscitive, anche ripensando le narrazioni sia dei musei che dei parchi archeologici, investendo sulla comunicazione: basti pensare ai video realizzati con i droni e alla serie di podcast”., Tornando alle mete classiche del Gran Tour, la novità riguarda il Parco archeologico di Pompei e in particolare la Casa dei Vettii: “E’ rimasta chiusa per vent’anni – ricorda Osanna, dopo la storica riapertura, alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – eppure era il luogo iconico di Pompei, forse il più visitato da quando fu scoperta alla fine dell’Ottocento; un sito purtroppo rimasto chiuso e lasciato in uno stato di degrado assoluto dopo l’inspiegabile stop ai lavori, nonostante i fondi finanziari non siano mai mancati. Un esempio assoluto di sciatteria!”, accusa Osanna, che per sette anni, dal 2014, è stato direttore del Parco archeologico di Pompei., “Quando arrivammo, anche con il generale dei carabinieri Nistri che era il direttore del Grande Progetto, ci rendemmo subito conto che quel sito doveva avere la priorità assoluta – racconta Osanna – Purtroppo, non potendo recuperare la documentazione degli interventi precedenti e in assenza di un collaudo statico, capimmo che non avremmo fatto in tempo a farla rientrare nel cronoprogramma del Grande Progetto, dovendo fare i conti con la necessità di ‘bonificare’ e recuperare il pregresso, ricominciare con un nuovo progetto, mandarlo a gara, eseguire lavori complessi non solo strutturali ma anche di restauro pittorico, su affreschi che sono fra i più rilevanti dell’intera pittura antica”., Per Osanna, “il successo finale è arrivato grazie a un enorme lavoro di squadra, che ha operato in modo competente e affiatato e con un approccio interdisciplinare: assieme agli ingegneri anche gli architetti, assieme ai restauratori anche gli archeologi, assieme ai geologi anche gli informatici; in tutto, una équipe formata da una ventina di esperti, per la fase progettuale, prima che i lavori andassero a gara. E finalmente, ieri la Casa dei Vettii è stata riaperta al pubblico… e io ho aperto una bottiglia di champagne!”., Dopo i restauri e le riaperture al pubblico, “ora è fondamentale proteggere Pompei – sottolinea Massimo Osanna – Si è finalmente creata una squadra di manutenzione programmata, assumendo cinquanta persone fra operai specializzati e restauratori, cui se ne sono aggiunti ultimamente altri dieci, con squadre dirette da un ingegnere, un architetto e un archeologo, che operano in modo interdisciplinare, monitorando il territorio, programmando gli interventi, inserendo tutti i dati in un archivio informatizzato e digitalizzato. Quello di Pompei è un sistema virtuoso”, assicura., In passato, Pompei non ha mancato di suscitare critiche e polemiche, anche internazionali, su vigilanza, manutenzione, pulizia, accoglienza, custodia… Criticità oramai superate? “Non devo dirlo io – premette Osanna – L’importante è che lo rilevi chi a Pompei ci va, sia professionalmente sia turisticamente. Ma i riscontri che mi arrivano sono tutti estremamente positivi”., Parole di encomio arrivate direttamente dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: “E’ il riconoscimento di un lavoro veramente intenso che è stato svolto, credo con professionalità e capacità di governare una squadra che si è formata e ha raggiunto vette di eccellenza, esportando anche in altre esperienze il modello Pompei – commenta Osanna – Mi hanno fatto davvero molto piacere le sue parole di apprezzamento del lavoro da me svolto in questi anni”., In progetto, anche l’inserimento della via Appia Anticacon il suo parco archeologico nell’elenco dei siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. “Per l’Appia Antica, è fondamentale entrare nell’elenco dei siti patrimonio Unesco: è un bellissimo progetto che dal ministero della Cultura è stato portato avanti con grande professionalità”, sottolinea Osanna., “E’ un progetto davvero importante, che unisce un pezzo rilevante della nostra Penisola e della nostra storia: da Roma fino alla Puglia, la via Appia, la ‘regina viarum’ – ricorda – è stata uno dei grandi assi del sistema viario romano ed ha continuato ad essere percorsa durante tutte le poliedriche vicende storiche, unendo realtà anche paesaggistiche di enorme rilievo. Sono molto ottimista sulla accoglienza da parte dell’Unesco di questa proposta, sono positivo sul successo dell’iniziativa”, assicura Massimo Osanna., (di Enzo Bonaiuto)